Sessanta minuti. Precisi. L’Europeo di Federico Bernardeschi - scrive Benedetto Ferrara su la Repubblica Firenze - non è durato un granché: partita loffia, la sua come quella dei compagni. A cui si è aggiunta anche la sconfitta. Evidentemente essere già oltre il girone da prime in classifica aveva distolto gli azzurri dalla loro fama di gente con gli attributi. Gli irlandesi invece di fame ne avevano tanta. E infatti hanno vinto. L’Italia poi è tornata con la Spagna ed è sparita quando il pallone era sul dischetto sabato sera. Addio Francia. E anche Federico a casa. Insomma, lui ha avuto poco spazio e un problema muscolare a complicargli la vita. D’altra parte Bernardeschi davanti aveva una folla che neanche alle poste: Candreva, Florenzi, Darmian, De Sciglio. Di sicuro la sua è stata una esperienza di quelle che formano parecchio: lo spogliatoio era vero, l’adrenalina tanta, il tecnico di quelli che ti insegnano molto e lasciano addosso il segno. La Francia per il biondo viola era uno step fondamentale per la sua crescita. Adesso lo aspetta una stagione decisiva, in cui dovrà dimostrare di essere diventato grande per davvero.
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Ferrara scrive: “Da Bernardeschi a Duda, gli Europei delle opportunità”
Solo un'ora di gioco per Bernardeschi. In evidenza Kalinic, Badelj, Gomez e Kuba. Male Tatarusanu
Se Berna non ha regalato brividi, i tifosi viola si sono rifatti gli occhi con Nikola Kalinic, anche lui panchinaro di lusso ma, una volta schierato titolare contro la Spagna, autore di uno dei gol più preziosi del torneo, un colpo di esterno al volo da standing ovation. E qui l’orgoglio viola ci sta tutto. E quello c’era perfino per Kuba, uno dei protagonisti di una Polonia quasi sorprendente. Gol e assist, che uno si chiede dove fosse durante l’ultimo campionato. Poi un rigore sbagliato che ha spedito fuori la sua Polonia. Beh, potrà consolarsi perché c’è chi ha fatto di peggio. Tornando alla Croazia, è stato sicuramente positivo anche il rendimento di Milan Badelj, che in quel centrocampo di altissimo spessore non ha affatto sfigurato, anzi. Cosa che invece ha fatto il povero Tatarusanu, che ha sulla coscienza un paio di trovate che non hanno fatto gioco alla Romania. Risorto invece Marione Gomez, anche se contro l’Italia si è fatto male e molti hanno pensato una cosa del tipo: ah ecco, ora lo riconosco.
Gli Europei sono serviti ai dirigenti della Fiorentina anche per concretizzare qualche operazione di mercato, come quella per Duda. Per i siti polacchi ci sarebbe già l'accordo tra il club viola e il Legia Varsavia, squadra in cui il giocatore attualmente milita.
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