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Ferrara scrive: “Corsa, dribbling e gol, il sorriso ritrovato del proiettile Tello”

La doppietta segnata al Pescara ha restituito a Sousa un giocatore che da qui alla fine può essere decisivo

Redazione VN

Nel suo articolo su Repubblica, Benedetto Ferrara parla di Cristian Tello, protagonista a Pescara con una doppietta. Ve ne proponiamo una parte:

"Il suo problema era quello di tirare fuori le gambe da quel tunnel fatto di ansia e frustrazione in cui si era cacciato. Perfino quando aveva messo la palla dentro la porta del Chievo era finito senza ombrello sotto una pioggia violenta di critiche. Troppi palloni persi, troppi passaggi di tre metri sbagliati non si sa come. Ma come si fa? Che Cristian Tello non se la passasse bene lo si è capito anche con il Genoa, quando entra in campo per pochi minuti e in quello striminzito segmento temporale stoppa un pallone e il pallone se ne va in zona Scheggi. Incredibile Tello, che poi se arrivi di rinterzo dal Barcellona e un ragazzino di diciannove anni ti fa le scarpe e perdi il posto ci sta che in quel tunnel la testa ti ci finisca davvero. E le gambe dietro. Beh, se non altro lui corre veloce.

E nonostante i malumori di un tifo che giustamente pretende, Tello ha alzato la testa in quello stadio semideserto, contro un Pescara travestito da Vicenza e deciso a difendersi col coltello tra i denti per blindare quel contropiede vincente che lo stava accompagnando alla prima vittoria della stagione. E non è che lui fino a quel momento avesse fatto molto per farsi ricordare. Tello e i suoi compagni avevano attraversato il primo tempo a fare tocchi e tocchetti per provare a liberare un uomo in quell’affollamento incredibile là davanti, dove gli avversari difendevano ogni metro possibile di campo. In questi casi serve quello col cambio di passo che salti l’uomo. Infatti l’unico tiro credibile era stato il suo. Un colpo in diagonale fuori neanche troppo. Per il resto la Fiorentina si era arenata a due passi dal mare mentre gli altri festeggiavano il sogno di una impossibile resurrezione. E allora Sousa deve essersi ricordato che a Verona Tello aveva trovato il gol quando era stato messo a sorpresa proprio a sinistra. La logica dell’equilibrio prevede che gli esterni di centrocampo abbiano caratteristiche diverse: un’ala capace di sacrificio e un difensore in grado di offendere. Ma contro il Pescara che sta vincendo, e soprattutto per sfidare la possibilità di un’altra pessima figura, ecco che Sousa si gioca i due attaccanti esterni insieme, con Tello che torna a sinistra, là dove evidentemente si esalta molto di più. Bellissima la prima rete, fortunata ma meritata la seconda".

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