© RIPRODUZIONE RISERVATA
Come ogni sabato su La Nazione, ecco Rock 'n' Gol di Benedetto Ferrara, di cui vi riportiamo un paio di spassosi passaggi:
La Nazione
Come ogni sabato su La Nazione, ecco Rock 'n' Gol di Benedetto Ferrara, di cui vi riportiamo un paio di spassosi passaggi:
"Niente drammi. Anche se prendere cinque schiaffi in mezzo primo tempo non è cosa da poco. Ma scusate: intanto il vento di Peretola ha le sue colpe, per non dire quelle di Nardella e delle istituzioni, che ci stanno sempre bene, e poi i serbi iniziavano il campionato 72 ore dopo e la Fiorentina aveva pochi giorni di lavoro al fresco di Moena a Ripoli nelle gambe. Che sfida era? Dopo tanta afa aveva più senso giocare a porticine sulla spiaggia di Essaouira. Come se un amico in forma vi sfidasse nei cento metri e voi accettate ma solo dopo aver mangiato un piatto di melanzane alla parmigiana. E dai. Non aveva senso. [...] Ma se la società ci tiene spesso a ricordare il valore delle cessioni di Chiesa e Vlahovic, giovani cresciuti nella Primavera della gestione precedente, è ancora più giusto dire che il vero colpo l’ha fatto Pradè, cedendo un giocatore che aveva preso dalla Spal a un prezzo umano (5 milioni?) e venduto a De Zerbi per 20. Questo sì che è un colpo. Igor ha giocato una stagione ottima e un’altra segnata da troppe sviste, compresa quell’incertezza sul gol preso in finale a Praga, che però, giusto non dimenticarlo, è stato un errore collettivo con la partecipazione di chi teneva tutti in gioco. Che poi, si dice, fosse l’assessore Guccione..."
© RIPRODUZIONE RISERVATA