Esodo viola, in 5mila a Reggio Emilia

Un esodo che riporta alla memoria le trasferte più numerose degli anni che furono. L’ultima gara dell’anno della Fiorentina diventa l’occasione buona per una domenica in Emilia a sostenere i viola a caccia di tre punti. E complice la distanza per niente proibitiva, l’orario abbordabile (ormai una rarità ritrovarsi a seguire una partita di domenica alle 15:00) e l’imminenza delle festività natalizie tantissimi hanno deciso di seguire la squadra a Reggio Emilia. Oltre cinquemila i tifosi viola attesi al “Mapei Stadium”, con stime presso le associazioni del tifo cresciute di giorno in giorno e richieste arrivate sulle ali dell’entusiasmo. D’altronde la Fiorentina diverte e in classifica insegue le zone alte della classifica, tanto vale adeguarsi.

Si tratterà dunque della trasferta più numerosa dell’anno, più in linea con quelle che erano le abitudini di qualche decennio fa che non con lo svuotamento progressivo degli stadi. 

La tifoseria viola, sotto questo aspetto, ha però quasi sempre dimostrato l’eccezione che conferma la regola, con altre trasferte dai numeri imponenti come a Verona contro il Chievo o come accadde a Parma, tornando all’ultimo trofeo vinto dalla Fiorentina (la Coppa Italia del 2001). Mezzi privati e pullman partiranno in mattinata, intorno alle 10:00, dalle vicinanze del “Franchi” per raggiungere nel pomeriggio Reggio Emilia con la speranza che un’eventuale foschia non infastidisca troppo la sfida come capitato nell’ultima gara interna della squadra di Di Francesco. 

In quella circostanza, sotto una fitta nebbia, i neroverdi uscirono tuttavia sconfitti dal Chievo, e allora anche la scaramanzia potrebbe avere il suo peso. Rischio nebbia a parte, e confermato l’obbligo del possesso della tessera del tifoso, l’obiettivo generale è quello di festeggiare insieme alla squadra la fine del 2013 calcistico in una sorta di festa viola trasferita per l’occasione sulla pianura padana, e soprattutto tre punti che facciano crescere ancora di più la voglia di Fiorentina per i prossimo anno.

La Nazione