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Era bravo ma vittima del suo ego

Finisce qui l’avventura di Montella a Firenze. Tre anni divertenti, se si esclude la gestione della squadra e della sua immagine negli ultimi mesi. Un allenatore molto promettente, che dopo …

Redazione VN

Finisce qui l’avventura di Montella a Firenze. Tre anni divertenti, se si esclude la gestione della squadra e della sua immagine negli ultimi mesi. Un allenatore molto promettente, che dopo la salvezza del Catania ha avuto – anche grazie alla Fiorentina – l’opportunità di arrivare tre volte quarto in campionato. Lui con Firenze ha fatto il salto di qualità, non altrettanto si può dire per Montella, visto in che modo triste è finita. Nel comunicato della società c’è tutta la rabbia per l’ambiguità con cui l’allenatore ha vissuto i suoi ultimi giorni viola: sotto pressione, pentito di aver firmato una clausola pesante, ha fatto di tutto per creare attorno a sé sospetti e dubbi.

Lui, il paladino della chiarezza dei programmi, ha finito per voler dettare la linea alla società attraverso un’intervista dal contenuto banale, quasi la rimasticatura del suo comunicato dettato all’Ansa la sera di giovedì. Proprio allora si è rotto qualcosa, e anche la Fiorentina dovrà riflettere bene sulla fluidità del suo sistema di comunicazione interna. Incertezza per incertezza, meglio ripartire senza l’Aeroplanino. Buon viaggio.

Paolo Chirichigno - La Nazione