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Effetto Della Valle, ancora un blitz

L’articolo di Ferrara su La Repubblica (COMMENTA)

Redazione VN

FIORENTINA per tifosi da spiaggia. Vuoi mettere: una giornata al mare e aperiviola col nuovoche avanza. Anzi, che corre. Viareggio (stadio dei Pini, ore 18) sarà l’ultima volta senza eccessive ansie da prestazione. Poi si farà sul serio: sabato Coppa Italia contro il Novara e il 25 la prima di campionato al Franchi con l’Udinese. Il tutto dopo un mese di passione e di affari che hanno trasformato il gelo in nuovo entusiasmo, la faticosissima apatia del tifoso avvilito in un sorriso di soddisfazione davanti a una Fiorentina che torna protagonista del mercato e alle tante novità che uno strabuzza gli occhi come un bimbo che mette piede a Gardaland.

IL RITORNO DI DELLA VALLE

Cioè la grande novità che ha cambiato le regole del tutto. Un gioco di specchi. Lui torna in primalinea e i tifosi applaudono, lui vede la gente di nuovo contenta e si gasa ancora di più. Dopo un ritiro da protagonista, Andrea Della Valle rincara la dose: si presenta al centro sportivo e passa una giornata con giocatori, allenatore e dirigenti. Dal mercato ai lavori dello stadio, dal punto sulla situazione tecnica e un in bocca al lupo alla squadra: le cose da fare non erano poche. Il tutto alla vigilia di ferragosto.

LA NUOVA ARMONIA

La mezza rivoluzione societaria e la grande motivazione degli uomini mercato hanno dato i frutti sperati, almeno (per ora) sul piano dei colpi messi a segno. Prima di ripulire lo spogliatoio era necessario rinnovare lo schema di lavoro, lo stile, la velocità di esecuzione, la varietà di rapporti coi procuratori e trovare quei colpi di fantasia necessari per cambiare tutto senza fare follie. Lavorare in team non era solo una necessità ma un obbligo dettato dalla regola numero uno: se vuoi creare entusiasmo il primo ad averlo devi essere tu. La stagione dei veleni è alle spalle. Finalmente.

LA SFIDA DI MONTELLA

Ecco un allenatore in cui credevano tutti. Giovane, ambizioso, pignolo, duro ma al tempo stesso sveglio e, visto che è stato giocatore fino all’altroieri, capace di leggere negli occhi dei suoi uomini ogni minimo sussulto del cuore. E’ evidente che tutto deve ancora cominciare, ma l’idea di star vicini a un ragazzo che vuole spaccare il mondo senza perdere senso della misura è una sfida avvincente. Molto lavoro e niente arroganza, molta serietà ma anche quel tratto di semplicità che piace. Poi, ciò che conta di più, quella voglia di gioco palla a terra che descrive, nelle premesse, una Fiorentina che proverà a imporre se stessa, cosa non sempre possibile, chiaro, ma già solo l’idea di sicuro attira interesse, curiosità

e nuova passione.

LA QUALITA’ A CENTROCAMPO

Borja Valero, Pizarro, Aquilani: qui nel mezzo la qualità è la regola base e il nuovo reparto disegnato dal mercato non solo intriga ma, in teoria, si presenta come uno dei più quotati del campionato. Tutti si chiedono: ma chi difende lì nel mezzo? Per questa ragione Montella ha scelto un 3-5-2 (5-3-2 in fase difensiva) nel quale peserà molto il ruolo dei tre martellatori della difesa. Il 4-3-3 sarà il modulo 2, quello che la squadra dovrà saper mettere in moto in corsa.

QUESTIONE DI STILE

La storia delle pernici trafugate ha segnato la fine di un’epoca avvilente, quella di uno spogliatoio (o parte di esso), sempre pronto a offrire una pessima immagine di sé. Ora la società e l’allenatore hanno imposto regole rigide di comportamento fuori e dentro il campo. L’idea di scontare il biglietto di Fiorentina- Udinese (Ferrovia e Maratona) per chi oggi andrà a vedere l’amichevole col Viareggio è un dettaglio importante per capire il desiderio della società di ritrovare una reale sintonia con i tifosi.

LA RISPOSTA DELLA CITTA’

Abbonamenti in rilancio (obiettivo 15 mila) e una voglia di Fiorentina

riesplosa a stretto giro. Era evidente che non ci volesse Messi per rimettere in moto i cuori di una città sempre pronta a rilanciare l’amore per la propria squadra. Oggi in Versilia i tifosi sono pronti a riempire lo stadio dei Pini, anche se le convocazioni dei nazionali non permettono ancora a Montella di provare la vera Fiorentina. Già sabato in coppa sarà un’altra storia. Poi l’Udinese e una stagione nuova. Nuova per davvero.

Benedetto Ferrara - La Repubblica