Ancora lui, nonostante tutto. Sarà Dusan Vlahovic il terminale offensivo della Fiorentina che si appresta a sfidare il Genoa, come scrivono sia La Nazione sia il Corriere Fiorentino, concordi sul fatto che il giovane serbo è atteso al salto di qualità, soprattutto a livello di mentalità e di crescita personale. In campo, sia chiaro. Le difficoltà dell'attacco gigliato sono sotto gli occhi di tutti, ma a San Siro ci sono stati timidi segnali, come quel sinistro violento deviato da Donnarumma sul palo contro il Milan. Ecco, Vlahovic dovrà ripartire da lì. Sessantacinque giorni fa l'ultimo gol contro l'altra genovese, la Sampdoria, e adesso le occasioni arrivano in serie grazie alla scelta di Prandelli di stabilire una gerarchia chiara. Incroci del destino, dall'altra parte c'è Scamacca, che la Fiorentina ha seguito molto prima di virare su Cutrone e confermare Dusan. Il primo contratto da professionista, per la giovane punta del Genoa, è arrivato alla Roma proprio con Pradè.
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E’ sempre l’ora di Vlahovic: il ragazzo è ancora chiamato a ritrovare il gol
Prandelli dà fiducia al suo numero 9
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