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E purtroppo ancora cori vergognosi

Era, o forse sembrava, tutto perfetto: Pepito era arrivato fin qui da New York, poi apparso in campo prima del via a ricambiare il saluto del tifo. La gente gridava …

Redazione VN

Era, o forse sembrava, tutto perfetto: Pepito era arrivato fin qui da New York, poi apparso in campo prima del via a ricambiare il saluto del tifo. La gente gridava il suo nome e lo salutava con un affetto concreto. Sembrava tutto perfetto: i tifosi bianconeri intonano un ironico «Salta con noi Giuseppe Rossi»: Pepito non è solo viola, è il talento che tutti aspettano in azzurro. Ma la vera manifestazione di idiozia c’era stata prima della sfilata del campione sfortunato. Il coro «Amo Liverpool», quello che allude alla tragedia dell’Heysel, cantato da gran parte della curva Fiesole. Dalla solita zona un altro coro becero alludeva al passato dramma personale del bianconero Pessotto. Ritornelli di stupidità. Poi anche gli ospiti hanno voluto alzare il livello di inciviltà: rieccoci con gli insulti antisemiti.

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La Gazzetta dello Sport