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E ora alzate i Toni: sfida la Fiorentina per correre a 300

Non è come il «ghibellin fuggiasco» di foscoliana memoria, Luca Toni. Come Dante Alighieri, però, ha lasciato Firenze trovando accoglienza e onori a Verona. Tra le mura antiche in cui …

Redazione VN

Non è come il «ghibellin fuggiasco» di foscoliana memoria, Luca Toni. Come Dante Alighieri, però, ha lasciato Firenze trovando accoglienza e onori a Verona. Tra le mura antiche in cui la signoria dei Della Scala ospitò il Sommo Poeta, esiliato dalla propria terra per le tensioni degli scontri politici, e che dedicò al proprio anfitrione, Cangrande, dei versi nel Paradiso della Divina Commedia, Toni è fiorito come un evergreen. Un raro miracolo della natura, da preservare come un metallo pregiato. E che, adesso, pensa all’Hellas, di cui è pure capitano e con cui va in cerca dell’ennesimo record di una carriera dorata. La scorsa stagione, con 20 gol, ha polverizzato il primato di reti segnate in Serie A da un calciatore del Verona in un singolo campionato (apparteneva in coabitazione a Gianni Bui e Domenico Penzo con 15). Adesso ne ha segnati altri tre, più uno in Coppa Italia alla Cremonese, e intravede la quota delle 300 marcature da professionista: è a 298.

Contro i viola C’è una punta di stizza, perché Samir Handanovic, a Milano due domeniche fa, gli ha respinto il calcio di rigore che avrebbe reso il traguardo imminente. Tagliarlo con la Fiorentina? Servirebbe una doppietta, una prestazione extralarge. Di quelle a cui Toni ha spesso abituato, e che ha regalato con sontuosa generosità anche a Verona. Una città che, come Firenze, l’ha adottato e in cui stanno crescendo i due figli piccoli, Bianca e Leonardo, avuti dalla compagna Marta Cecchetto. (...)

Nella storia gialloblù Se alla Fiorentina non si farebbero pregare a offrirgli mansioni societarie, in via Belgio, nella sede dell’Hellas, sperano che Luca, quando vorrà lasciare il calcio, possa diventare una sorta di ambasciatore gialloblù, qualcosa più di un simbolo. Per ora, l’Hellas si affida a Luca per ritrovare una vittoria che manca da un mese e mezzo, dall’1-0 al Bentegodi con il Cagliari. E, più distante, c’è un’altra soglia mitica per la storia gialloblù: i 35 gol di Emiliano Mascetti, il vertice di sempre in A per un giocatore col Verona. Ne servono altri 12, a Toni, per uguagliarlo. Certo, la strada è ancora lunga. Ma con uno così non si può mai dire mai. E la Fiorentina è avvisata: contro le ex, il 9 dell’Hellas è spietato. In un campionato e mezzo ha segnato con Juventus, Genoa, Palermo e con gli stessi viola. Quando dici «Scordiamoci il passato», già.

La Gazzetta dello Sport