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E’ arrivata la reazione, ora testa all’Udinese

Furore. Detto così, senza mezzi termini. Montella lo aveva chiesto alla Fiorentina prima della partita contro il Cagliari. Parola difficile, molto alta? Troppo. Questa volta volta l’allenatore viola è stato ancora …

Redazione VN

Furore. Detto così, senza mezzi termini. Montella lo aveva chiesto alla Fiorentina prima della partita contro il Cagliari. Parola difficile, molto alta? Troppo. Questa volta volta l’allenatore viola è stato ancora più chiaro, con questa frase: fuori gli artigli. C’era l’Atalanta Bergamasca 1907, detto fino in fondo per non sbagliare. Due a zero, ma onore all’Atalanta. 

Gente da gol erano da una parte lo sloveno Ilicic e il lodigiano Matri e da quell’altra German Gustavo Denis, argentino di Lomas de Zamora. Tra gli uomini di scorta c’era Estigarribia, paraguayano di Fernando de la Mora (beato lui), entrato a gioco lungo. Piccole curiosità: c’erano due francesi, Diakitè e Benalouane, e due colombiani, Yepes e Cuadrado.

Gran bel gol quello di Ilicic di sinistro su punizione e ancora Ilicic ha mancato di un soffio il raddoppio sul finire del primo tempo, dopo che Neto aveva preso palloni, e applausi, nel rilancio bergamasco.

Artigli? Magari non proprio, ma la Viola arrivava bene sotto rete, merito soprattutto di Cuadrado con il suo dribblig (anche due) sulla destra. Senza dubbio l’Atalanta ha molto insistito in cerca del pari. Proprio da ultimo ha però incassato il secondo gol, merito del polacclo Wolski, entrato poco prima. Wolski veniva dal Legia di Varsavia, un appolaso anche a lui.

Ora si avvicina l’Udinese per la seconda e ultima gara di semifinale di coppa Italia. C’è da rovesciare il risultato di Udine. Poi l’Inter a Firenze. Con un rammarico grosso così da parte della Viola: Borja Valero (che partita anche ieri), ammonito e diffidato, starà fuori per squalifica. Tanto per rovinare la cena. A voi no?

La Nazione