La Gazzetta dello Sport fa il punto sulle questioni della spartizione dei diritti tv tra le big, cioè Juventus, Milan, Inter, Napoli, Roma, Lazio e Fiorentina e le altre. In clima civile questa volta, è emerso che le grandi non si sono divise anzi, alla fine, il gruppone, che dovrebbe mettere assieme le istanze così diverse di un Torino e di un Carpi, non è apparso così granitico e ha dovuto registrare i distinguo, se non proprio le dissociazioni di Udinese, Palermo e Chievo.
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Diritti TV: le big (con la Fiorentina) sono unite, ipotesi accordo-ponte
La questione della spartizione dei diritti televisivi al centro delle questioni della Lega Calcio
Il problema è che il piano delle medio-piccole è apparso troppo radicale e traumatico agli occhi delle big: diminuire il peso dei bacini d’utenza a favore dei risultati sportivi trasferendo una quota del 10%, aumentare il paracadute per le retrocesse triplicandolo da 30 a 90 e per più stagioni, ridisegnare la governance della Lega.
La sensazione comunque è che, alla fine, una soluzione sarà comunque trovata senza che si rischino casi diplomatici. Spunta l’ipotesi di un accordo-ponte valido per questa stagione rinviando a data da destinarsi qualsiasi proposito di modificare in modo sostanziale i criteri di ripartizione e l’operatività della stessa Lega.
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