La Gazzetta dello Sport anticipa i possibili scenari legati ai diritti tv della Serie A per il trienno 2015-18. Venerdì è il giorno dell’assemblea di Lega che segue la lettera di sette club dissidenti tra cui la Fiorentina (con Inter, Juve, Roma, Samp, Sassuolo e Verona), desiderosi di approfondire la materia. Analisi di mercato, conferenze con i broadcaster, la messa in discussione del rapporto attuale con l’advisor Infront, con operatori «disposti a garantire ricavi attuali a fronte di una fee più vantaggiosa». Il minimo garantito da 900 milioni annui dovrebbe essere confermato in caso di estensione del contratto a copertura del nuovo triennio. Ma quanto possono valere i diritti della Serie A in futuro? In un mercato nazionale in contrazione con la pubblicità in calo del 30% e gli investitori esteri in fuga, l’orientamento di advisor e Lega è di cercare di mantenere la struttura dei ricavi attuali, a patto ovviamente di muoversi con tempismo e adeguandosi alle nuove dinamiche. Adesso da Sky e Mediaset arrivano 829 milioni a stagione.
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Diritti tv 2015-18: i possibili scenari alternativi
La Gazzetta dello Sport anticipa i possibili scenari legati ai diritti tv della Serie A per il trienno 2015-18. Venerdì è il giorno dell’assemblea di Lega che segue la lettera …
Se una parte di questi soldi venisse a mancare, la Lega potrebbe rivolgersi direttamente al consumatore varando il canale della Serie A e puntando su quei 4 milioni di persone che utilizzano la pay tv per vedere il calcio (5 milioni considerando lo sport in generale), cioè la massa critica degli abbonati di Sky e Mediaset (quasi 7 milioni). Quanto ai diritti esteri, che ora portano 117 milioni annui nelle casse delle società, tutti sono convinti che si può fare di più. Senza pretendere rivoluzioni (una Lega che ripensi governance e strategie, con i club a fare un passo indietro), un’opzione è quella di spacchettare i diritti per macro-regioni, come la Premier, che si rivolge anch’essa a intermediari (tra cui MP & Silva) per vendere le partite fuori confine. A quel punto il miliardo tondo tondo che la Serie A incassa ora può essere messo in salvo per almeno 3 anni.
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