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Diakhatè, dalla condanna di Sousa alla nuova chance con Pioli

Nell'estate 2015 pensò davvero di essere diventato un calciatore a tutto tondo. Poi la realtà si sgretolò nel giro di poco

Redazione VN

Su La Nazione si parla di Abdou Diakhatè. Nell'estate 2015 pensò davvero di essere diventato un calciatore a tutto tondo. Poi la realtà si sgretolò nel giro di poco. Colpa, così narra la vulgata, di un colloquio che il senegalese ebbe col padre fuori dall'albergo viola alla vigilia di Fiorentina-Milan: un faccia a faccia durato qualche minuto in più del dovuto che Sousa non ha mai perdonato ad Abdou, finito poi fuori dal giro della prima squadra e «condannato» a tornare in Primavera. Da quel giorno tutto è cambiato, tranne il talento del senegalese, le cui prestazioni non sono certo passate inosservate a Pioli, che si è subito appuntato il suo nome in vista del ritiro di Moena.

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