TOTÒ DI NATALE a Firenze non è mai arrivato. Sempre accostato ai colori viola, sempre ad un passo dalla Fiorentina, ma le trattative non si sono mai concretizzare. E pensare che lui, nato calcisticamente nella vicina Empoli, ha tanti amici in riva all’Arno. Uno tra i tanti è Luciano Spalletti con il quale, nei giorni scorsi, ha trascorso qualche ora assieme nella vicina Avane. Sorrisi, la voglia di essere protagonista ancora una volta in Serie A con la sua Udinese. La squadra con la quale ha deciso, probabilmente, di chiudere la carriera.
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Di Natale: «Gomez? E’ un numero uno»
TOTÒ DI NATALE a Firenze non è mai arrivato. Sempre accostato ai colori viola, sempre ad un passo dalla Fiorentina, ma le trattative non si sono mai concretizzare. E pensare …
PRIMA, però, c’è un obiettivo da raggiungere: «Le 200 reti in campionato — esclama l’attaccante bianconero — me ne mancano 24 voglio arrivarci». Già, magari provando a vincere la classifica cannonieri. Quest’anno, però, la concorrenza sarà ancora più agguerrita. In serie A sono arrivati grandi attaccanti, come Mario Gomez: «È un grandissimo giocatore, ma sono contento che il nostro campionato faccia gola a questi campioni, ne gioverà tutto il movimento calcistico. Mario Gomez è un campione, come Higuain. Li ho sempre ammirati, sono contento di potermi confrontare con loro e con Kakà che e tornato qui e che oltre ad essere un grande calciatore è una persona eccezionale. Ma io Gomez ed Higuain li voglio battere, mi sento ancora in grado di poter dire la mia».
DI NATALE fa i complimenti alla Fiorentina, a quel Vincenzo Montella che anche lo scorso anno provò a convincerlo ad accettare l’offerta dei viola, senza riuscirci.
Infine l’ultimo sogno di Totò, ha ancora un sogno: quello di poter partecipare al prossimo Mondiale: «Le parole di Prandelli mi hanno fatto piacere, ma toccherà a me dimostrare di meritarmi la convocazione, dovrò fare una grande stagione». Vero, e giocarsi quel posto in Brasile con un altro grandissimo come Giuseppe Rossi, tornato dopo il lungo infortunio alla ribalta in maglia viola.
Marco Dell’Olio - La Nazione
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