Gli amici lo chiamano Lollo. Ed è un grande mistero. Quando e dove si è smarrito Lorenzo De Silvestri? Se lo chiede anche la Fiorentina, che lo ha strappato alla Lazio dove il difensore ha esordito a 17 anni e poi, dopo tre anni senza luce, lo ha spedito alla Sampdoria. (...)
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De Silvestri, il fedelissimo contro un destino segnato
Gli amici lo chiamano Lollo. Ed è un grande mistero. Quando e dove si è smarrito Lorenzo De Silvestri? Se lo chiede anche la Fiorentina, che lo ha strappato alla …
Per Delio sarà una domenica bestiale. Al Franchi, dopo la scazzottata con Ljajic, ha perso la panchina della Fiorentina. Nello stesso stadio, un anno e mezzo dopo, si gioca quella della Sampdoria. Due esoneri nello stesso alla luce degli stessi riflettori sarebbero un record. Lui sta lavorando con il solito impegno per conservare il posto e raddrizzare la barca. Però non è facile. La Samp non ha né un gioco, né un'anima. E neppure un'identità. A Firenze, con la difesa in emergenza per le assenze degli squalificati Costa e Gastaldello, Rossi sembra orientato a riproporla a tre, guidata dall'ex Palombo. Poi rilancerà Renan a centrocampo e sistemerà Wszolek dietro il mobilissimo Eder. Delio si aggrappa alla Samp da trasferta, sino qui migliore di quella casalinga. Lontano da Marassi i blucerchiati hanno fatto le cose migliori: 5 punti in 5 partite, due sole sconfitte su cinque uscite. È un esame duro e definitivo. Rossi lo affronta con i fedelissimi, sperando nell'esperienza di Palombo, nella scossa di Obiang e Krsticic, nelle intuizioni di Eder. Soprattutto nella forza e nella generosità di De Silvestri. Uno di noi. Anzi, uno di loro.
Corriere Fiorentino
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