C'è sempre un bandierone che ogni domenica sventola. A Firenze e non solo. «Onora il padre» c'è scritto, subito sotto c'è la faccia di Antognoni. E poi quello slogan, che martella come ci fosse un solo percussionista: «Unico dieci, Giancarlo unico dieci...» . Non è poi così vero, ma senza dubbio Antognoni con quel dieci sulle spalle ha fatto innamorare Firenze.
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Dal padre al fidanzato Firenze ama i suoi 10
C’è sempre un bandierone che ogni domenica sventola. A Firenze e non solo. «Onora il padre» c’è scritto, subito sotto c’è la faccia di Antognoni. E poi quello slogan, che …
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Più o meno un decennio dopo, un altro dieci riempì il cuore di Firenze, meno elegante, meno decisivo in fase gol, ma con un cervello stratosferico, Picchio De Sisti, il capitano del secondo scudetto. Da un dieci all'altro, cambio in stile staffetta ed ecco appunto Antognoni. Se De Sisti era il fosforo, Antognoni era il campione che giocava guardando le stelle. Se Montuori e De Sisti furono i dieci dello scudetto, di una Fiorentina forte e vincente, Antognoni fu il campione degli anni difficili. Solo nell'82 riuscì a sfiorare il titolo, prima dovette accontentarsi di quello che potevano offrire le sue piccole Fiorentine. I Pontello gli diedero l'unico trampolino degno del nome, per il resto Giancarlo lottò contro tutti, in particolare contro la sfortuna.
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Se Antognoni è il... padre delle future generazioni, Roberto Baggio è stato il fidanzato di Firenze. Adottato, con tutti quei riccioli e senza menischi, Roby è stato il gol e la fantasia, bello e simpatico, capace di accalappiare il cuore della gente. Per lui Firenze si ribellò al mondo intero. Poi c'è stato Rui Costa, che ha dedicato un libro a questo numero magico: «Il mio dieci per Firenze» . Quando Rui è venuto al Franchi per salutare i suoi tifosi, arrivarono in ottomila per salutarlo, per Roby che ha accompagnato Borgonovo sotto la curva hanno pianto tutti.
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L'articolo completo di Francesca Bandinelli sul Corriere dello Sport-Stadio
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