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Dainelli, un capitano a distanza

L’articolo di David Guetta sul Corriere Fiorentino

Redazione VN

C'è il capitano non giocatore, cioè la bandiera della squadra e non è così importante che vada in campo, e c'è molto più raramente il capitano a distanza, come Dario Dainelli. Un giovane uomo di 34 anni che parla ancora dei giocatori della Fiorentina chiamandoli «i ragazzi», come se fosse ancora lì nello spogliatoio viola, anche se ormai sono passati quasi quattro anni dal suo addio, ricco, doloroso e frettoloso. Eppure di quella squadra è rimasto il solo Pasqual, che non a caso lo ha evocato nel giorno della firma del nuovo contratto e non è che poi a Firenze la gente gli abbia mai risparmiato le critiche. Troppo buono, a vederlo da fuori, e in effetti la gentilezza è sempre stata il suo tratto dominante: una sera si fece una centinaio di chilometri solo per portare un mazzo di fiori alla cena di laurea di una tifosa viola che stravedeva per lui. Quasi a controbilanciare tanto miele, Dainelli è stato uno dei pochi ad essere entrato in rotta di collisione con Prandelli, che nel gennaio 2010 ne avallò la cessione per far posto al triste Felipe, dopo 141 presenze e 7 gol. Ora Dario spende gli ultimi spiccioli di carriera a Verona.

David Guetta - Corriere Fiorentino