Focus su Bryan Dabo all'interno dell'edizione odierna di Stadio. Il quotidiano lo definisce il "gigante buono": per gli avversari è una montagna di muscoli da superare, fisicità che lo stesso Pioli ha cercato accuratamente sul mercato con Corvino e Freitas per completare il mosaico viola. In pochi mesi è diventato uno dei pilastri della Fiorentina, sia in campo che nello spogliatoio, dove l'ex Saint Etienne è uno dei più vivaci. Si è subito messo a studiare italiano per calarsi al meglio nelle dinamiche chieste dall'allenatore ed ha cominciato fin da subito a fare la differenza, anche quando chiamato a sostituire un titolare come Badelj. Unica macchia, fino ad ora: il rosso col Sassuolo.
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Dabo, la Fiorentina gonfia il pezzo: muscoli e ambizione al servizio di Pioli
In pochi mesi il centrocampista francese è diventato uno dei pilastri della Fiorentina, sia in campo che nello spogliatoio
Corvino lo ha preso nelle ultime ore del mercato invernale: tre i milioni investiti, con un contratto firmato fino al 2021. Di fatto, ha preso il posto di Carlos Sanchez, ceduto in prestito all’Espanyol. Ha un ingaggio che certo non pesa sulle casse del club di Viale Fanti, più o meno cinquecentomila euro netti, che magari potrà essere ritoccato nel tempo con premi ad obiettivo. Il campionato italiano lo ha imparato a conoscere fin da ragazzino, quando in Serie A giocava uno dei suoi idoli, Clarence Seedorf, e pure parlando con l'amico fraterno Ousmane Dabo. Anche Bryan, come il resto della squadra viola, ora sogna l'Europa.
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