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Da Sousa allo stadio le domande sospese sul futuro viola

Obiettivi, strategie, prospettive dei Della Valle. Lettera di Giuseppe Calabrese di Repubblica ad Andrea in attesa delle prossime mosse…

Redazione VN

Quelle difficoltà che tu e tuo fratello Diego avete lamentato per l’improvvisa rottura del rapporto con Montella, sono le stesse difficoltà che avrà la società svizzera, a cui una club più potente sta strappando il tecnico. Opportunismo? Cambio di direzione? Una nuova strategia? Io non lo so e mi piacerebbe che fossi tu a chiarirmi le idee, altrimenti non ci capisco più niente. Da una parte la Fiorentina si lamenta del mancato attaccamento alla maglia del suo allenatore e lo rimprovera di non rispettare il contratto (posizione lecita), dall’altro però strappa la maglia di dosso a un altro allenatore e cancella il suo contratto. Dal mio punto di vista c’è qualcosa che non funziona. Non è questa la tua Fiorentina. O, forse, avevo capito male io. Non solo. Se l’operazione Paulo Sosa va in porto la Fiorentina si legherà ad un allenatore che ha cambiato sette squadre in nove anni. A volte per scelta altrui, nella maggior parte dei casi per scelta sua. Evidentemente nemmeno lui è così attaccato alla maglia.

E allora ti faccio un’altra domanda: sei proprio sicuro che non utilizzi la Fiorentina, che per lui è indubbiamente una grande occasione, come trampolino di lancio e appena le cose andranno bene anche lui farà di tutto per andarsene? Il rischio c’è visto il suo passato, e come hai imparato non c’è nessun contratto che lo possa fermare. Anche per questo sono preoccupato, caro Andrea. Come mi preoccupa l’influenza crescente che ha Fali Ramadani sulle scelte e sulle strategie viola. Ho come l’impressione che tu gli stia consegnando la società, un rischio che andrebbe scongiurato.

Ma quello dell’allenatore non è l’unico nodo da sciogliere. Perché in gioco c’è soprattutto il futuro della Fiorentina. Le sue ambizioni. Si parla di una riduzione del monte ingaggi. E’ vero? Non è vero? Mi piacerebbe che fossi tu, e nessun altro, a dire una parola definitiva su questo argomento, e magari ad illustrare gli obiettivi. Insomma, cosa ci dobbiamo aspettare? (...) Quali investi- menti? Oppure ci dobbiamo aspettare un ridimensionamento? Basta essere chiari. E, magari, già che ci siamo, avrei da chiederti due cose anche sullo stadio. Troppi misteri, troppi tentennamenti. Lo farete? Non lo farete? Sono anni che se ne parla, ma ancora non siete arrivati a niente. Perché? Quando si sbloccherà qualcosa? Quanto dovremo ancora aspettare?

Vedi, caro Andrea, quante domande senza risposta. E in questo vuoto esistenziale ognuno immagina scenari diversi. Firenze è spaesata. Ecco, a proposito, forse è arrivato il momento che la Fiorentina (e tu per primo) si apra un po’ di più alla città. Smettetela di considerare i tifosi solo come “clienti” (che brutta uscita, diciamolo), e pensate piuttosto che possono essere parte attiva nei vostri successi. Detto questo, spero che prima o poi tu abbia voglia di rispondere alle mie domande. Che poi non sono solo mie.

Giuseppe Calabrese - La Repubblica