Il Corriere Fiorentino di oggi si concentra sulla riorganizzazione societaria in vista del prossimo mercato. Il filo conduttore tra vecchio e nuovo ciclo viola - scrive Leonardo Bardazzi - si chiama Daniele Pradè. L’unico tra i dirigenti di mercato a restare in sella dopo la riorganizzazione societaria e l’unico a resistere alle voci che lo volevano lontanissimo da Firenze: i problemi del passato (poche cessioni, troppi giocatori in rosa e troppe spese) e le perplessità di Cognigni e Della Valle si sono dissipate nel tempo. Il dirigente romano tra l’altro stavolta firmerà un rinnovo biennale, un altro segnale di rinnovata fiducia che gli permetterà di programmare il futuro con calma. Pradè quest’estate sarà la figura di riferimento del mercato viola.
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Da Pradè a Rogg, ecco chi gestirà la ricostruzione viola
Il Ds firmerà un biennale ed avrà un ruolo sempre più centrale. La “piramide” viola e i compiti di Valentino Angeloni
Pradè a proposito sarà anche la figura diplomatica. In questi giorni sta limando le differenze tra proprietà e Vincenzo Montella, nelle assemblee in Lega invece sarà il «politico» che difenderà la causa viola su argomenti spinosi come i diritti tv. Da uomo di calcio e direttore ormai navigato, il ds sarà anche il dirigente perfetto da far entrare nello spogliatoio quando serve, perché l’allenatore (pur bravo che sia), così come la visita saltuaria di Adv, rischiano di non bastare.
Accanto a Pradè lavorerà Valentino Angeloni, nuova figura viola che di fatto ha preso il posto di Eduardo Macia. Il nuovo direttore tecnico finora ha lavorato per conoscere tutte le sfaccettature della sede viola: l’organizzazione, i nodi da sciogliere in prima squadra e i ragazzi del settore giovanile. La «cantera» viola è stata la sua priorità, scelto l’allenatore (o confermato Montella) però il talent scout ex Inter lavorerà per portare talenti in viola. Il suo ruolo infatti sarà proprio questo: proporre giocatori e far crescere i giovani per portarli in prima squadra. Pare infatti che Angeloni abbia migliaia di schede dettagliatissime sui giocatori più interessanti in giro per mondo: proprio quello che ci voleva per rinfrescare una rosa parsa un po’ appassita. La nuova coppia del mercato viola insomma è già al lavoro. Ognuno con compiti ben distinti, ognuno con obiettivi ben precisi da centrare.
Pradè e Angeloni dunque, anche se Andrea Rogg da ora in avanti sarà una figura sempre più centrale nel mondo viola. Il direttore generale arriva dalla Puma e non è propriamente un uomo di calcio, ma la società lo ha scelto per diventare (con Cognigni che resterà più defilato) il numero uno in assoluto. Dalla sua scrivania dovranno passare scelte sul marketing, sugli sponsor, sul mercato e sui rinnovi, tanto che sarebbe stato proprio Rogg a limare le divergenze nella trattativa Babacar. Dall’alto ovviamente monitoreranno il tutto Cognigni (le deleghe di Rogg sono ampie, ma sui conti si passerà sempre da lui) e Andrea Della Valle, con il fratello Diego supervisore d’eccezione. Una piramide insomma, magari un po’ complessa e macchinosa, ma con parti e cariche circoscritte.
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