A volte ritornano. E’ successo - scrive La Nazione - con Luca Toni e Alberto Gilardino, le due «operazioni del cuore» portate a termine dal patron Andrea Della Valle e dai suoi uomini mercato, ma i due italiani non sono stati gli unici a vestire la maglia viola in due diverse occasioni. Si va da Francisco Ramon Lojacono, italo-argentino arrivato in riva all’Arno per la prima volta nel’57 e poi nella stagione ’63/’64 fino a Cristiano Lupatelli, portiere della prima stagione in serie A della Fiorentina post-fallimento e di nuovo in panchina dal 2012 al 2015. Nel mezzo, ci sono state le storie di Andrea Orlandini, centrocampista cresciuto nel settore giovanile viola e fatto esordire da Liedholm nel 1971 (per altro col gol al Napoli) e tornato dopo quattro stagioni a Napoli per vestire la maglia della squadra della sua città dal 1977 al 1982. Impossibile non ricordare poi la storia di Roberto Galbiati, proveniente dal Pescara nel 1982: resta a Firenze per quattro campionati, giocando 111 gare in Serie A, per poi trasferirsi al Torino e poi alla Lazio. Torna a Firenze nel 1986/87, prima di scendere di categoria spedendo gli ultimi anni di carriera nell’allora C. Stefano Borgonovo arriva a Firenze via Milan e nella sua prima stagione in viola è lui ad accendere l’entusiasmo dei tifosi, in coppia con Roberto Baggio, entrambi protagonisti della straordinaria «B2».
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Da Lojacono a Toni: i campioni viola che ritornano
Jovetic non sarebbe il primo, né probabilmente l’ultimo. Anche Borgonovo, dopo la prima esperienza, fu ripreso da Cecchi Gori
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