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Cuadrado e Muriel squalificati, out il duo meraviglia

Ultima chiamata. Vincere o abbandonare il sogno. Il Lecce è ad un bivio chiamato Fiorentina. Solo un successo sui viola potrebbe aumentare vertiginosamente le possibilità di salvezza. Sperando magari di …

Redazione VN

Ultima chiamata. Vincere o abbandonare il sogno. Il Lecce è ad un bivio chiamato Fiorentina. Solo un successo sui viola potrebbe aumentare vertiginosamente le possibilità di salvezza. Sperando magari di veder inciampare il Genoa ad Udine. Partita, quest’ultima, che Cosmi ed i suoi vedranno domani in tv e non, come auspicato ed auspicabile, con l’orecchio incollato alla radiolina o l’occhio sul tabellone dello stadio. Perché alla città di Lecce la mancata contemporaneità con la sfida degli avversari numero uno nella corsa salvezza non è proprio andata giù. Lo dimostra il sindaco con una nota affidata all’Ansa: «Ritengo assolutamente inaccettabile la decisione della Lega calcio di non far disputare in contemporanea le partite di calcio Lecce- Fiorentina e Udinese-Genoa. In qualità di sindaco di questa città sottolineo con forza che i due incontri si sarebbero dovuti disputare nello stesso giorno e nello stesso orario». Non vuole farsi distrarre invece il tecnico, Serse Cosmi. «Sabato, domenica o lunedì notte non cambia nulla. Dobbiamo vincere e daremo tutto per continuare a crederci».

Qualche assenza di rilievo come gli squalificati Muriel, Cuadrado («Ma del Cuadrado visto nelle ultime settimane non sentiremo la mancanza» ha sentenziato Cosmi) e Carrozzieri più Oddo, out per scelta tecnica, ed un recupero: Esposito, che guiderà la difesa a tre. A centrocampo Giacomazzi, Delvecchio e Bertolacci, con Brivio e Blasi esterni. Davanti accanto a Di Michele ballottaggio fra due ex viola, Bojinov (favorito) e Seferovic. Anche perché Corvia ha già terminato la stagione. «Di come potrà reagire la squadra viola dopo quanto accaduto in settimana sinceramente me ne importa pochissimo — ha continuato il tecnico giallorosso — noi dobbiamo pensare soltanto a noi stessi, vincere, e magari trascinare 10mila tifosi a Verona per l’ultima sfida contro il Chievo». Inevitabile però tornare su quanto accaduto fra Delio Rossi e Ljajic. «Bisognerebbe sempre avere la forza di affrontare ogni situazione con razionalità, ma nella vita in alcuni momenti la lucidità può essere persa; la gogna però mi sembra assurda. Riconoscendo non al tecnico, ma all’uomo la possibilità di essere deboli. Nel calcio c’è comunque qualcosa che avvelena anche gli animi meno inquieti. Qualcuno ha infine detto che se l’avessi fatto io sarebbe stato normale. È l’ennesima conferma che c’è gente che non capisce veramente nulla».

Giovanni Sardelli - la Repubblica