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Così Montella sta stregando Firenze

Furbo è furbo, Vincenzo Montella. Ma di quella furbizia non infida e infingarda che ti fa stare sulla difensiva per il timore di essere fregato, bensì di quella che ti …

Redazione VN

Furbo è furbo, Vincenzo Montella. Ma di quella furbizia non infida e infingarda che ti fa stare sulla difensiva per il timore di essere fregato, bensì di quella che ti strizza l’occhiolino per naturale complicità. E per adesso, da subito come è più giusto dire, è tutto un ammiccamento tra Montella e i tifosi viola, tra Montella e la squadra. Buon segno, ottimo segno. Significa che le varie componenti si sono fiutate e piaciute all'istante.

Montella non ha fatto niente di studiato e di artificioso per rendersi amica la gente, ben sapendo che Firenze e i fiorentini l’avrebbero sgamato presto. Il giorno della presentazione, a domanda, ha glissato sulla trattativa con la Roma...

Piuttosto, sa benissimo che la conquista dei tifosi, del popolo viola, passa solo attraverso i risultati, ma intanto ha scelto di trasmettere un messaggio di spontaneità, di entusiasmo, di voglia di (ri)costruire e non a caso, appena ne ha l’occasione, ripete le frasi che più gli stanno a cuore. «Noi abbiamo bisogno di ritrovare i nostri tifosi e i nostri tifosi hanno bisogno di riappropriarsi della Fiorentina» . Ha capito tutto al volo... E non è un caso nemmeno che mercoledì sera, alla festa in Piazza della Signoria, per il tecnico napoletano ci sia stata un’autentica ovazione da parte delle migliaia di appassionati viola.

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Lo stesso metodo, anzi metodo no perché altrimenti sembra qualcosa di precostituito, lo stesso atteggiamento mentale l’ha applicato nei confronti del gruppo che il club gli ha messo e gli sta mettendo a disposizione con una punta di sano aziendalismo: è aperto al confronto e al dialogo con i suoi ragazzi sul campo e nello spogliatoio, anche se fermo nella volontà di “imporre” la propria mentalità... Un allenatore intelligente, Vincenzo Montella, al momento il vero catalizzatore di fiducia e di ottimismo dell'intero ambiente, interno ed esterno.

L'articolo integrale firmato da Francesco Gensini sul Corriere dello Sport-Stadio