Alla base delle dimissioni di Pereira, scrive Matteo Magrini su La Repubblica, c’è una diversa veduta sulle strategie degli ultimi mesi. Niente a che vedere, comunque, con l’addio di Pradè. Allora cosa è successo? Ricordate, tanto per citare un caso recente, il nome di Joao Teixeira? Ragazzo in scadenza di contratto col Liverpool e col quale, Pereira, aveva sostanzialmente trovato un accordo per portarlo in viola? Una mossa che non era piaciuta ad altri dirigenti e che, di conseguenza, fu stoppata.
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Cosa ha portato alla dimissioni di Pereira?
Pereira era stimato dalla dirigenza, ma cosa l'ha portato a firmare le dimissioni?
Pereira era stimato e aveva condotto operazioni importanti come quella per Tello e Bartra. Non solo. Pereira infatti ha giocato un ruolo fondamentale anche nei rapporti col Benfica che, dopo la vicenda Lisandro Lopez, si erano fatti particolarmente tesi. A proposito. In queste settimane lo stesso dirigente portoghese (in tandem con Daniele Pradè) aveva mosso passi importanti per riuscire finalmente a mettere le mani sul difensore argentino.
Qualcosa deve essere accaduto per portarlo a firmare le dimissioni, cosa più unica che rara nel mondo del calcio.
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