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Corriere Fiorentino Tutto in una Coppa

Una notte attesa dodici anni. Andrea Della Valle lo ha ribadito alla squadra anche dopo la vittoria contro l’Udinese quando è sceso nello spogliatoio per complimentarsi e ricordare l’importanza della …

Redazione VN

Una notte attesa dodici anni. Andrea Della Valle lo ha ribadito alla squadra anche dopo la vittoria contro l'Udinese quando è sceso nello spogliatoio per complimentarsi e ricordare l'importanza della gara di domani sera contro l'Udinese. Così, senza un attimo di tregua, la Fiorentina sta vivendo uno dei momenti decisivi di questa stagione. «Regalatemi la finale», ha chiesto ai suoi il patron viola prima di ripartire per gli impegni di lavoro e dare appuntamento a stasera (o al massimo domani mattina) quando tornerà a Firenze per vivere la vigilia insieme alla squadra.

Dodici anni, appunto, tanto è passato da quando la famiglia Della Valle ha acquistato la Fiorentina risollevandola dalle sabbie mobili della serie C2 fino a portarla nuovamente ai vertici e a una semifinale di coppa che nell'era di Andrea e Diego non è però una novità. Accadde con Prandelli in panchina e il trofeo in palio era l'Europa League, sfuggito di mano ad opera dei Glasgow Rangers che andò a giocarsi la finale al posto dei viola. Una storia che in casa viola è vietato ripetere visto che l'avversario, l'Udinese, in questa stagione ha evidenziato più di una lacuna e che il risultato dell'andata (2-1 a favore dei bianconeri) lascia ancora aperte le porte all'impresa.

Per questo in casa viola, una volta che Guida ha fischiato la fine di Fiorentina-Atalanta, il pensiero è subito volato alla coppa Italia. Entusiasmo per aver scacciato i fantasmi delle ultime settimane ed essersi liberati di un po' di tensione, grandi festeggiamenti a Wolski, autore del suo primo gol, ma poi la squadra ha subito ritrovato la concentrazione, consapevole che a questo punto della stagione ogni errore può essere fatale. La capacità di pensare «partita dopo partita», è questo l'elemento che è stato maggiormente sottolineato con soddisfazione da Montella anche ieri al centro sportivo, perché segnale di quella continua crescita della squadra che, più dei gol e delle vittorie, regala fiducia a tutto l'ambiente.

Mentre la squadra sta mettendo a punto gli ultimi dettagli, anche i viola club continuano a fare appelli tra i propri iscritti per riempire il Franchi. Al momento i biglietti venduti non superano quota 20 mila con l'obiettivo di arrivare almeno a 25 mila nelle ultime ore. A non aiutare potrebbe essere il tempo, visto che sul Franchi è prevista pioggia e che la tribuna (l'unico settore al coperto) è già esaurita, una variabile che potrebbe influire negativamente sulla speranza della società di un Franchi pieno. L'ambiente viola resta comunque in fibrillazione anche perché, da Udine, arriverà un avversario motivatissimo (accompagnato da circa 300 tifosi) a conquistare la prima finale dell'era Pozzo. «Se passiamo il turno avremo messo a posto la stagione — ha commentato ieri — nonostante in questa stagione fossimo partiti malissimo. Vogliamo portare a casa un trofeo, che sarebbe il primo della nostra gestione. Vogliamo questa coppa, o comunque la finale, visto che sarebbe importante arrivare in Europa anche in questa stagione».

Parole simili a quelle di Andrea Della Valle per una sfida tra due dei patron più moderni del calcio italiano. Che stasera in novanta minuti si giocheranno molto più di una semifinale. Proprio come i tifosi della Fiorentina.

Ernesto Poesio - Il Corriere Fiorentino