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Corriere Fiorentino: lo 0-0 è il prezzo dell’Europa

A secco, come non era mai accaduto quest’anno in campionato. Come solo altre cinque volte nelle precedenti 52 partite giocate sotto la gestione Montella (l’ultima volta, oltre al Grasshopper, era …

Redazione VN

A secco, come non era mai accaduto quest'anno in campionato. Come solo altre cinque volte nelle precedenti 52 partite giocate sotto la gestione Montella (l'ultima volta, oltre al Grasshopper, era stata in casa contro la Juventus lo scorso anno). Basterebbe questo dato per raccontare una Fiorentina anomala, nel gioco e nell'atteggiamento tattico voluto dall'Aeroplanino che ha iniziato la gara con un 4-3-2-1 però molto difensivo visto gli interpreti, e che è andato trasformandosi in un 4-5-1 con il «falso nove» dal richiamo tutto spagnolo, con Borja Valero a fare il punto di riferimento più avanzato aspettando gli inserimenti di Vargas e Cuadrado per poi tornare all'origine 10 minuti più tardi con il cambio Pizarro-Matos.

Sfida tattica, quella tra Petkovic e Montella, finita sostanzialmente in parità, tentando di rompere gli equilibri, provando a trovare la falla giusta nello schieramento avversario, aspettando però più l'errore dell'avversario che lo spunto delle proprie squadre, con i biancocelesti che ai punti avrebbero forse meritato di più e con la Fiorentina che alla fine può almeno consolarsi per essere riuscita a mantenere inviolata la propria porta (grazie anche ad alcuni ottimi interventi di Neto) e a strappare un punto da un campo storicamente ostico. L'impressione è quindi che la sosta in casa viola sia da considerarsi benedetta. Per preparare al meglio un ciclo di partite terribile dove, solo per quanto riguarda il campionato, la Fiorentina dovrà vedersela contro Juventus, Napoli e Milan nelle prossime quattro gare.

Ernesto Poesio - Il Corriere Fiorentino