Quattro righe che non lasciano spazio a interpretazioni. Parole chiare che arrivano mentre tutti i dirigenti viola rimasti a Firenze si trovano alla Leopolda per il tanto atteso Viola Party. Così tra balli e aperitivi, irrompe Andrea Della Valle che — evidentemente — ha altri pensieri in testa. Il patron appena uscito da una full immersion di due giorni di lavoro negli uffici di Casette d’Ete, chiama lo staff della comunicazione viola. Quello che ne esce è un vero e proprio ultimatum a Vincenzo Montella, dal sapore nemmeno troppo dolce (LEGGI).
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Corriere Fiorentino: Ecco cosa ha irritato ADV
Quattro righe che non lasciano spazio a interpretazioni. Parole chiare che arrivano mentre tutti i dirigenti viola rimasti a Firenze si trovano alla Leopolda per il tanto atteso Viola Party. …
Della Valle ha finito la pazienza, insomma. Lo dice la freddezza del comunicato, ma più di tutto lo confermano i tempi, quell’orario 20,52 che racconta chiaramente come il tempo della diplomazia sia finito. La risposta di Montella arriva dopo un paio d’ore: «Sono sorpreso dal comunicato della società, ma sono l’allenatore della Fiorentina e sono disponibile a continuare ad esserlo con entusiasmo».
A irritare la Fiorentina forse il valzer degli allenatori di mezza Italia, e il sospetto che il proprio stesse tenendo il piede in due staffe: da una parte mandando segnali positivi alla dirigenza (che ieri, prima del comunicato di Della Valle era più che ottimista) e dall’altra guardandosi intorno magari in attesa della casella giusta. Già, la grande occasione. Che ieri a Roma il tam tam delle radio era convinta potesse davvero palesarsi con l’improvviso esonero di Garcia e l’occhio giallorosso direttamente sull’Aeroplanino. Scenari, che non hanno trovato però conferme ufficiali, anzi la smentita di Montella stesso, tra folate di ottimismo (nel pomeriggio si era sparsa la voce di un possibile prolungamento del contratto) a sprazzi di pessimismo con Paulo Sousa in pole position per la successione.
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Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino
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