Questa mattina il Corriere Fiorentino, in un articolo a firma Ernesto Poesio, analizza la situazione difficile della Fiorentina focalizzandosi su alcuni aspetti.
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Corriere Fiorentino: cosa non sta funzionando tra i viola
La situazione dei viola di Paulo Sousa analizzata dal giornale questa mattina
I ruoli di Sousa: Prima un po’ «pacificatore» tra tifoseria e società (in estate), poi molto «motivatore» di squadra, tifosi e dirigenza, quindi «garanzia» assoluta della crescita della società. Ed è il «Sousa allenatore» che dopo 10 punti nelle ultime 8 partite, e un calo nelle prestazioni che appare generale, adesso serve come il pane a questa Fiorentina. Almeno riguardo a quattro punti che appaiono più urgenti.
Il calo mentale: A San Siro è apparso evidente. A partire proprio da Sousa per arrivare ai suoi «soldati» più fedeli (Bernardeschi, Kalinic ad esempio), quel «fuoco dentro» che ha caratterizzato i primi mesi di stagione viola sembra essersi un po’ spento. Non più la fiamma scoppiettante e travolgente, ma solo qualche acuto stanco e sempre più sporadico. Certo, la brace brucia ancora, ma l’impressione è che serva alimentarla.
La gestione della rosa: Prima tutti coinvolti, poi divisi a metà. In quattro mesi la gestione dei giocatori è cambiata radicalmente. Spartiacque decisivo, il primo tempo (anzi l’intervallo nello spogliatoio) di Fiorentina-Empoli perché da allora il rapporto di Sousa con parte della rosa non è stato più lo stesso, almeno a giudicare dalle scelte fatte.
Il modulo: Sarri, sabato scorso, si è inventato Callejon trequartista. Allegri ha rivoltato la Juve come un calzino prima di affidarsi al 3-5-2, ma non è detto che continui fino a fine stagione. Sousa per ora sembra pensarla in modo diverso, ha scelto una strada, quella del 3-4-2-1 e non si è più spostato da lì perché, come ha spiegato a San Siro dopo la sconfitta.
Calo fisico: L’ultimo punto, ma non per questo meno importante, riguarda proprio la forma della squadra che appare decisamente meno esplosiva dell’inizio del campionato quando una preparazione fatta per partire forte aveva forse mischiato un po’ le carte degli effettivi lavori.
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