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Corriere Fiorentino: ADV e quell’aria da fine ciclo

Il patron ha tirato le orecchie a tutti, giocatori e allenatore. L’arrivo del nuovo dg servirà da collante

Redazione VN

«Da queste sconfitte si può solo ripartire, magari qualche giocatore ora si concentrerà più su come vincere e meno a firmare i rinnovi». Ci va giù pesanteAndrea Della Valle. Ne ha per tutti anche se la sua prima tirata d’orecchie, quella che resta forse più impressa, è riservata ai propri giocatori. Sceglie il dopo gara di Fiorentina-Lazio il patron viola per riportare tutti sull’attenti e su quegli obiettivi che, a soli due mesi dall’inizio della stagione, sembrano già sacrificati in nome di un’aria da «fine ciclo» che a Firenze si respira ormai da tanto, troppo, tempo. Il messaggio di Adv, allora, va oltre le parole pronunciate all’uscita del Franchi che hanno coinvolto tra l’altro anche Montella quando ha voluto sottolineare come l’allenatore debba «imparare da questi errori, resettare tutto e ripartire». A lui, ai calciatori, ma anche ai dirigenti e all’ambiente è rivolto quel «ripartire, testa bassa e lavorare» con cui Della Valle ha chiuso una domenica da dimenticare prima di salire in macchina e lasciare il Franchi.

Una frustata, quella del patron, a tutta la Fiorentina, dove dalla fine della scorsa stagione ad oggi non sono mancati i dissidi interni (i dubbi di Montella sul futuro, le risposte piccate del presidente Cognigni), dal mercato fino alla gestione di quei rinnovi che Della Valle avrebbe voluto diversa. A partire dai tempi, visto che i margini di contrattazione entro i quali muoversi sono stati fissati già da tempo anche sulla base di un lavoro di sfoltimento della rosa decisamente insufficiente che ha portato il monte ingaggi viola a lievitare fino a quasi 60 milioni di euro. Ma non solo.

Perché a Della Valle non sono sfuggite le insofferenze, una certa tendenza a trascinare le problematiche interne della società, il consueto disfattismo tutto fiorentino alle prime difficoltà del ciclo Montella (contro cui l’Aeroplanino si era scagliato a inizio stagione), per una pericolosa miscela che sta contribuendo a minare quell’entusiasmo che la squadra negli ultimi due campionati ha tradotto sul campo in attaccamento alla maglia, grinta, qualità e voglia di contribuire a costruire un’isola felice capace di sorprendere e vincere.

E così, questo inizio stagione (pure a causa dei soliti pesanti infortuni) si sta rivelando più difficile del previsto. Anche per questo è in arrivo la nuova figura del direttore generale che Della Valle ha individuato in Andrea Rogg, ex dirigente di alto livello della Puma. A lui verrà affidato il compito di fungere da collante tra le varie anime della società, tra la parte sportiva, la proprietà e quella aziendale. Un ingresso in società destinato a modificare gli equilibri e le mansioni anche, e forse non è un caso, per quanto riguarda la gestione dei rinnovi e dei contratti in generale. Strategie future, Della Valle guarda avanti consapevole però della necessità di una scossa immediata. Per non perdere altro terreno per strada e per non frenare, con scarsi risultati sportivi, la crescita del club. Come già avvenuto in passato.

Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino