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Corriere: Fiorentina brava a complicarsi la vita

Nata per soffrire. E per complicarsi la vita proprio quando il biglietto per la finale di Roma sembrava a un passo. Un gran tiro di Muriel dal limite dell’area a …

Redazione VN

Nata per soffrire. E per complicarsi la vita proprio quando il biglietto per la finale di Roma sembrava a un passo. Un gran tiro di Muriel dal limite dell'area a otto minuti dalla fine e il sogno di raggiungere la prima finale dell'era Della Valle di colpo è tornato più lontano. Merito dell'Udinese che ci ha creduto fino all'ultimo, ma anche colpa della Fiorentina incapace (e non è la prima volta) di reggere il risultato fino alla fine nonostante una partita completamente diversa (in senso positivo) rispetto a Cagliari. Eppure, a conti fatti, il risultato è lo stesso per la seconda sconfitta in tre giorni (terza gara consecutiva senza vittoria) che complica ancora di più i piani di una Fiorentina costretta a giocarsi nelle prossime settimane gran parte della propria stagione. Non è bastato ai viola mettere in campo la grinta e l'orgoglio che erano mancati al Sant'Elia. E non è bastato nemmeno il siluro di Vargas che a un minuto dalla fine del primo tempo aveva riportato in pareggio la squadra di Montella dopo il vantaggio di Di Natale arrivato al termine di un contropiede esemplare, in perfetta scuola Guidolin che quando incontra i viola vede rosso come tutta l'Udinese, implacabile in un Friuli che sembra davvero stregato. Sotto un diluvio che non ha lasciato tregua per tutti i novanta minuti, la Fiorentina non è riuscita ad andare oltre a una sconfitta di misura che comunque lascia apertissima la qualificazione alla finale, ma che non consentirà (tra una settimana al Franchi) altre distrazioni per non rischiare un'eliminazione che assumerebbe il sapore della beffa. Eppure per gran parte della partita sono stati proprio i viola a condurre il gioco. Con personalità, qualità e carattere, in una gara divenuta da subito intensa e veloce.

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Ernesto Poesio - Corriere Fiorentino