E bravi i rappresentanti degli esercenti fiorentini. Puntuali come un orologio svizzero, non si sono fatti sfuggire l’occasione per dimostrare ancora una volta davanti a tutti quanto abbiano a cuore l’interesse della città nel suo complesso rispetto ai loro piccoli interessi di bottega. Meriterebbero il Fiorino d’oro. Ecco i fatti: giovedì prossimo allo stadio Artemio Franchi si gioca Fiorentina-Tottenham per l’Europa League. Dall’Inghilterra arriveranno 2.500 tifosi, forse di più. Dopo quello che è successo a Roma con gli ultras del Feyenoord, le istituzioni hanno messo a punto un piano di sicurezza che preservi la città, a cominciare dai monumenti del centro storico, che saranno presidiati massicciamente dalle forze dell’ordine. C’è parecchia preoccupazione, insomma. Perfino il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiesto ragguagli sulle misure adottate dal prefetto Luigi Varratta e dal questore Raffaele Micillo durante la visita fatta alla Scuola di magistratura di Castelpulci, a Scandicci.
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CorFio: stretta per i tifosi inglesi, ma i baristi fiorentini mugugnano
E bravi i rappresentanti degli esercenti fiorentini. Puntuali come un orologio svizzero, non si sono fatti sfuggire l’occasione per dimostrare ancora una volta davanti a tutti quanto abbiano a cuore …
Anche i vertici di alcune associazioni di commercianti si sono preoccupate. Loro però dei minori incassi causati dallo stop di 48 ore per la vendita di alcolici nei bar, nei pub, eccetera. E’ da due giorni che sulla stampa si sente l’eco dei malumori che hanno raggiunto anche il tavolo convocato dal perfetto per trovare un accordo complessivo, al quale hanno partecipato i rappresentanti della Fipe (Confcommercio) e della Confesercenti.
Questa è la realtà. Scoraggiante. Ma non sorprendente, vista l’arroganza già dimostrata dalle organizzazioni del commercio (i singoli commercianti sono dotati di un tasso assai superiore di buon senso e senso civico) sul fronte della movida. Per loro non contano il diritto al riposo o il diritto alla sicurezza, per loro c’è solo il diritto di guadagnare. Ma allora qualcuno ci dovrebbe spiegare perché si continua a interpellare questi signori come se concorressero sul serio al bene comune. Loro vogliono vendere il loro alcol, ma, peccato per loro, non tutti qui a Firenze si sono ancora bevuti il cervello.
E bravi i rappresentanti degli esercenti fiorentini. Puntuali come un orologio svizzero, non si sono fatti sfuggire l’occasione per dimostrare ancora una volta davanti a tutti quanto abbiano a cuore l’interesse della città nel suo complesso rispetto ai loro piccoli interessi di bottega. Meriterebbero il Fiorino d’oro. Ecco i fatti: giovedì prossimo allo stadio Artemio Franchi si gioca Fiorentina-Tottenham per l’Europa League. Dall’Inghilterra arriveranno 2.500 tifosi, forse di più. Dopo quello che è successo a Roma con gli ultras del Feyenoord, le istituzioni hanno messo a punto un piano di sicurezza che preservi la città, a cominciare dai monumenti del centro storico, che saranno presidiati massicciamente dalle forze dell’ordine. C’è parecchia preoccupazione, insomma. Perfino il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha chiesto ragguagli sulle misure adottate dal prefetto Luigi Varratta e dal questore Raffaele Micillo durante la visita fatta alla Scuola di magistratura di Castelpulci, a Scandicci.
Anche i vertici di alcune associazioni di commercianti si sono preoccupate. Loro però dei minori incassi causati dallo stop di 48 ore per la vendita di alcolici nei bar, nei pub, eccetera. E’ da due giorni che sulla stampa si sente l’eco dei malumori che hanno raggiunto anche il tavolo convocato dal perfetto per trovare un accordo complessivo, al quale hanno partecipato i rappresentanti della Fipe (Confcommercio) e della Confesercenti.
Questa è la realtà. Scoraggiante. Ma non sorprendente, vista l’arroganza già dimostrata dalle organizzazioni del commercio (i singoli commercianti sono dotati di un tasso assai superiore di buon senso e senso civico) sul fronte della movida. Per loro non contano il diritto al riposo o il diritto alla sicurezza, per loro c’è solo il diritto di guadagnare. Ma allora qualcuno ci dovrebbe spiegare perché si continua a interpellare questi signori come se concorressero sul serio al bene comune. Loro vogliono vendere il loro alcol, ma, peccato per loro, non tutti qui a Firenze si sono ancora bevuti il cervello.
Il Corriere Fiorentino
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