Da stasera - scrive il Corriere Fiorentino - un po’ tutti si augurano che la musica cambi. La premessa arriva a cavallo tra la sconfitta a Cesena nel 4° Memorial Lugaresi e la prima uscita stagionale al Franchi con il Celta Vigo. La questione delle amichevoli estive, tuttavia, resta sospesa a mezz’aria, come le risposte di Paulo Sousa dopo il k.o. con la squadra di Drago. E tocca, di nuovo, una sinergia non proprio totale tra tecnico e società difficile da ignorare. "Non era una partita che noi avevamo previsto, bensì voluta dal direttore — ha raccontato Sousa dopo il 2-0 del Manuzzi, riferendosi a Corvino — Sono stato felice di accontentare la società e di affrontare una squadra organizzata bene da un tecnico preparato. Questo ci ha dato la possibilità di far competere i nostri giovani". Tutto legittimo, se non fosse per quella competitività che la Fiorentina non ha praticamente mai espresso durante i primi sessanta minuti di gioco.
stampa
Cor. Fio: Sousa vuole fare sul serio
Il tecnico vuole solo test importanti che iniziano da stasera: in dieci giorni Celta, Schalke, Leverkusen, Valencia
Colpa di un undici pieno zeppo di giovani, giocatori della Primavera appesantiti dal ritiro di Moena, e soprattutto poco abituati a giocare insieme. Scelte che insomma hanno subito destato qualche perplessità, pur nella logica di un turnover ragionato in vista dell’altra amichevole in programma questa sera al Franchi.Tra i non convocati, d’altronde, c’erano praticamente tutti i big da Borja Valero a Rossi, da Gonzalo Rodriguez ad Astori oltre a chi, come Bernardeschi, ha appena ripreso gli allenamenti.
Resta però la distanza, seppur minima, tra le visioni tecniche di Sousa e quelle societarie, con il coinvolgimento dello stesso Corvino nel caso specifico di Cesena (i viola erano stati invitati al Memorial anche da Rino Foschi, grande amico del d.g. e storico dirigente dei bianconeri). Niente di nuovo per Sousa, che già sulle Dolomiti fece riferimento al precampionato organizzato dalla società. L’aspetto era emerso in chiusura di ritiro, quando come ultimo avversario (e quindi sulla carta anche più impegnativo) i viola si trovarono di fronte i modesti greci del Panetolikos.
© RIPRODUZIONE RISERVATA