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Corvino, freno e aiuto per Sousa. Ma c’è il rischio scintille

I due dovranno trovare la chiave migliore per comunicare e integrare un calcio più classico come quello caro a Corvino, con l’esigenza all’innovazioni di Paulo Sousa

Redazione VN

A pensarci bene - scrive Ernesto Poesio sul Corriere Fiorentino - potrebbe essere anche un’occasione per una sit-com un po’ surreale, da migliaia di «clic» sul sito ufficiale viola. I «dialoghi tra Pantaleo e Paulo», potrebbero (se muniti di sottotitoli) diventare davvero un must, con l’uomo di Vernole intento a evitare i pericolosi «splaffonamenti» e il portoghese pronto a qualche celebre «presa desisiòn». E dovranno prenderne un bel po’ insieme di decisioni, l’allenatore e il prossimo direttore sportivo. Ma soprattutto dovranno trovare la chiave migliore per comunicare e integrare un calcio più classico come quello caro a Corvino, con l’esigenza all’innovazioni di Paulo Sousa. Chissà se insomma il portoghese che aveva invocato nelle ultime settimane un punto di riferimento più autorevole adesso sentirà di essere stato accontentato. Perché se da una parte la presenza di Pantaleo non può certo definirsi «leggera» dall’altra quella la totale autonomia che Sousa ha preteso e ottenuto durante la sua prima stagione in viola ora potrebbe essere messa in discussione. Difficile dire a uno come Corvino di non entrare negli spogliatoi o seguire assiduamente gli allenamenti, tanto per fare qualche esempio. Così come le strategie di mercato partiranno prima dal comparto tecnico per poi ricevere l’avallo dell’allenatore. Se Pantaleo sembra insomma rappresentare quel dirigente di grande carisma necessario a guidare il talento di Sousa, dall’altra parte lo stesso Corvino ha sempre avuto grande stima nei confronti del portoghese.

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