Coprire il Franchi, adesso la lite è politica

Coprire integralmente il vecchio Artemio Franchi. La proposta contenuta in una mozione approvata al consiglio di Quartiere 2 era fin da subito destinata a far discutere. E così, infatti, è stato. L’idea - scrive La Nazione - di ‘mettere il tetto’ anche a Maratona e curve non è nuova, ma ha sempre incontrato molte resistenze e il «lacciolo» della sovrintendenza per la quale l’impianto di Nervi non si può toccare.

Già, ma se le coperture fossero ‘slegate’ dalla vecchia struttura allora forse, pensare a una riqualificazione, in attesa del nuovo stadio alla Mercafir (sempre che il progetto vada avanti senza nuovi ostacoli) potrebbe non essere così fuori luogo. Ma qualcosa non torna al capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Torselli che insieme al consigliere di Forza Italia Marco Semplici ieri ha attaccato il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi sulla vicenda: «Siamo su ‘Scherzi a parte’? Sono passati quasi due anni e mezzo da quando, assieme al nostro ex-capogruppo Giovanni Galli, proponemmo di coprire e ammodernare il Franchi intuendo che la strada per la realizzazione di un nuovo stadio a Firenze sarebbe stata tutt’altro che in discesa. Furono Renzi (ai tempi ancora nelle grazie dei Della Valle) ed il Pd a bocciare senza appello la nostra proposta, accusandoci di ‘pensare in piccolo’». «Intanto i tifosi si prendono la pioggia» hanno chiosato gli esponenti dell’opposizione.

Secca la controreplica: «Proprio perché al Franchi, quando piove, i tifosi continuano a bagnarsi come Quartiere 2 proponiamo di realizzare opere di ammodernamento per poter usufruire dello stadio anche quando la Fiorentina si sarà trasferita». Ma, al netto delle polemiche, viene da chiedersi se il Pd stia cercando un’alternativa qualora il progetto alla Mercafir tramontasse. Angelo Bassi, capogruppo in Comune, è molto chiaro: «Trovo l’iniziativa di Pierguidi giusta, ne avevamo parlato insieme e io ero d’accordo. Portare la mozione anche in consiglio comunale? Per ora non credo ma è importante continuare a ragionare su cosa sarebbe meglio per la città».