La Fiorentina giocherà la finale di coppa Italia del 3 maggio in casa. Il concetto di per sé farebbe saltare di gioia qualsiasi tifoso, ma in realtà è una formalità dettata dal bisogno di organizzare svariati dettagli, inclusa l’assegnazione degli spogliatoi. E’ avvenuto ieri il sorteggio in Lega per la definizione della sfida tra Fiorentina e Napoli che varrà la coppa Italia, e dall’urna la prima squadra nominata è stata quella di Montella.
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Coppa Italia, “Tutti a Roma”
Pronto un esodo mai visto per la finale (COMMENTA)
La Lega ha ufficializzato che nel caso in cui una delle due finaliste dovesse arrivare a disputare la semifinale di Europa League la gara sarà posticipata al 7 maggio, mentre le informazioni sui prezzi sulla modalità di vendita dei biglietti saranno rese note nei prossimi giorni. La tifoseria viola freme, e non vede l’ora di fare la coda ai botteghini. Di fronte a un appuntamento del genere non può del resto essere l’incertezza sulla data ufficiale a creare scompiglio. Al fischio finale della semifinale di ritorno contro l’Udinese, d’altronde, Firenze è esplosa di gioia, e ha gridato la sua voglia da esserci per la partita decisiva. «Tutti a Roma» è diventato lo slogan principale dei social network. Logico pensare perciò che si tratterà di un maxi esodo.
Non solo le più recenti finali che hanno visto protagonista la Fiorentina sono veri precedenti (oltre diecimila a Bergamo nel 1996, ottomila a Parma nel 2001), ma anche altre occasioni. Come quando il «Bentegodi» di Verona fu invaso da oltre ventimila sostenitori speranzosi di qualificarsi per una Champions League che la Fiorentina non avrebbe mai disputato a causa di Calciopoli.
La Nazione
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