Il giochino è semplice. E collaudato. Prima spingi con forza nella direzione dell’accordo da formalizzare in tempi brevi, poi giuri che sul giocatore è arrivata anche un’altra proposta molto importante, infine fai capire che non essendoci niente di scritto, tutto dovrà essere rivisto a fine stagione. Ovviamente a un prezzo diverso (e di certo più alto). E’ questo lo scenario che si è creato attorno al nome di Clasie, centrocampista dai piedi molto buoni del Feyenoord che appena una quindicina di giorni fa la Fiorentina ha (o aveva) bloccato per 5,5 milioni di euro. Trattativa facile per Pradè e Macia che però, da qualche giorno hanno deciso di fare un passo (se non addirittura due) indietro, dopo che il club olandese ha iniziato uno strano tira e molla. Con l’obiettivo, fin troppo evidente, di arrivare sì a rispettare i patti con la Fiorentina, ma per una cifra più alta. Che cosa accadrà a giugno?
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Clasie, il Feyernoord tira il prezzo
Arriva Thereau, e magari Aubameyang: le mosse di Pradè per La Nazione
Spifferi viola dicono che nonostante i giochetti di queste ore il Feyenoord alla fine mollerà Clasie alla Fiorentina, altrimenti... altrimenti la società viola si dirigerà altrove.
Non sarà così, invece, per quanto riguarda Thereau del Chievo, che dal prossimo luglio sarà un nuovo attaccante viola (con Seferovic in gialloblù). E che nessuno si azzardi a considerare l’arrivo di Thereau una sorta di addio a Luca Toni che Della Valle non farà arrivare allo svincolo, il prossimo 30 giugno. Il rinnovo di Lucagol è un rinnovo praticamente già deciso che la Fiorentina cercherà di ufficializzare entro la fine di aprile, insieme al riscatto (della metà del cartellino) di Cuadrado con l’Udinese.
Un capitolo naturalmente a parte occuperà la vicenda tutta dell’Est che coinvolge Jovetic e Ljajic, assistiti dallo stesso manager. Nel caso del talento del Montenegro, dopo tante voci sui giornali inglesi, la Fiorentina è ancora in attesa di una proposta vera e chiara. Anzi, più che di una proposta, in casa viola si vuole vedere se quei (tanti) soldi che l’Arsenal o il City sono disposti a mettere sul piatto esistono davvero. Un conto, infatti, è ammettere di essere pronti a spendere 23 milioni di euro e un altro è far vedere ai dirigenti gigliati una copia dell’eventuale bonifico.
Questione Ljajic. Il suo contratto scadrà nel 2014, ma la regola vuole (per difendersi da uno svincolo incombente e una situazione simile a quella vissuta con Montolivo) che in estate si arrivi al prolungamento del contratto. La Fiorentina si aspetta un sì o un no, meglio se prima del ritiro estivo. L’obiettivo è evitare uno scomodo e pericoloso — in termini economici — tira e molla.
Sul fronte attaccanti, intanto, si deve registrare un altro passaggio importante. Il Saint-Étienne conferma che il suo gioiello Pierre-Emerick Aubameyang è sul mercato e che non prenderà in considerazioni offerte inferiori ai 12 mlioni di euro. Cifra superiore ai 10 che la Fiorentina avrebbe offerto per strappare ai francesi l’ex Milan. Forse solo un tentativo per far lievitare il prezzo e strappare magari qualcosa in più. Pradè e Macia non si sono fatti spaventare e continuano il presssing sulla società biancoverde.
La Nazione
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