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Cinque mesi senza panzer

Cinque mesi dopo, la Fiorentina ritrova la stella Mario Gomez, nella serata in cui il risultato le dice contro. Una difficoltà ampiamente prevista: l’Inter ha avuto una settimana di tempo …

Redazione VN

Cinque mesi dopo, la Fiorentina ritrova la stella Mario Gomez, nella serata in cui il risultato le dice contro. Una difficoltà ampiamente prevista: l’Inter ha avuto una settimana di tempo per allenarsi, i viola hanno dovuto superare l’ostacolo Udinese per centrare la finalissima di coppa Italia.

La differenza di ieri sera sta tutta qui: e nonostante ciò la Fiorentina ha dato l’impressione di poterla riacciuffare, questa partita sfortunata. Quando sono entrati prima Gomez e poi Matri, Montella ha dato ordini ai suoi di crossare a più non posso dentro l’area. Chissà, una spizzata di testa... E invece il giorno dopo San Valentino Icardi trova il gol e lo dedica alla sua bella Wanda, mentre il «Franchi» si dispera.

La partita cambia quando esce Gonzalo, capitano affaticato, e la squadra viola si scopre incerta dietro. Nel primo tempo l’Inter ha fatto la partita, con i viola che quasi si accontentavano di rispettare il patto di non belligeranza. Il gol di Palacio ha rotto le scatole e gli equilibri, ma nella ripresa Cuadrado aveva rimesso tutto a posto. Il colombiano è stato preso di mira dagli interisti, compreso dal suo connazionale Guarin, ed alla fine è dovuto uscire per un guaio al polpaccio. 

Speriamo non sia nulla di grave: la Fiorentina ha già vinto il campionato della sfortuna con ampio distacco, non c’è alcun bisogno di incrementare il vantaggio. Certo, se nel recupero quella palla di Matri fosse stata agganciata da Gomez, parleremmo di un’altra storia, del 2-2. Ma la Fiorentina c’è, è viva e lotta insieme ai suoi tifosi.

La Nazione