Il Chievo deve giocarsela di fronte alla bella creatura di Montella, squadra che vive del giro palla (Pizarro, Borja Valero), dell'estro in fascia (Cuadrado) e delle invenzioni di Giuseppe «Pepito» Rossi (letale se guardiamo al rapporto fra tiri in porta e gol). Urge una prova senza falle nella protezione della propria area. E qui veniamo alla disposizione in campo, che in settimana s'è orientata verso il 5-3-2. Anche se Bernardini risulta convocato (s'era fatto male alla spalla contro l'Atalanta), i difensori centrali sono contati: Papp-Claiton- Cesar la probabile linea in mezzo, Frey e Dramé sui lati.
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Chievo: molti assenti e troppi dubbi
Il Chievo deve giocarsela di fronte alla bella creatura di Montella, squadra che vive del giro palla (Pizarro, Borja Valero), dell’estro in fascia (Cuadrado) e delle invenzioni di Giuseppe «Pepito» …
Grandi dubbi a centrocampo. S'è già sottolineato, in settimana, dell'assenza pesantissima: Rigoni out per squalifica. Il regista, al suo posto, dovrebbe essere Radovanovic. Gli interni: Bentivoglio sta convincendo, è andato in gol a Genova e si candida a una conferma, Hetemaj aggiungerebbe sostanza ma meno qualità in manovra e contropiede, Estigarribia al momento supera il kosovaro nel ballottaggio. La conseguenza, col 5-3-2, è che restano fuori dai giochi molti degli esterni, il pacchetto più sostanzioso di una rosa impostata dal ritiro sul 4-4- 2: Sestu, Improta, Lazarevic, Acosty (rientra fra i convocati dopo la lombalgia), Kupisz, tutti poco collocabili in un sistema di gioco simile. C'è attesa anche per quel che Sannino deciderà là davanti. Col Genoa giocò Pellissier anziché Théréau. Sarà ancora così? Forse il francese, stavolta, sarà titolare con Paloschi. Di lui ha parlato Montella, ieri, in conferenza stampa, chiudendo con una battuta: «Giocatore molto interessante, che abbiamo seguito e che ci piace. Spero che lo sappia: domani non ci deve dimostrare niente». Ecco, invece, cos'ha detto alla vigilia Théréau: «Tutti parlano del mister e del possibile cambio, ma noi dobbiamo pensare a dare il massimo, siamo un gruppo, per adesso le cose vanno male e purtroppo il primo a essere preso di mira è Sannino». La squadra, a parole, è con lui. E la prestazione di Genova ha convinto la società a confermare Sannino. Ma si ragiona stando sul chi va là. E, seppur proibitiva sulla carta, anche la gara di oggi dovrà dare segnali positivi. La Fiorentina è uno dei clienti più scomodi del momento. Una delle speranze, in casa pandorata, è che la sbornia dopo il 4- 2 alla Juventus, successo che ha infiammato Firenze, possa nuocere ai viola. Non a caso, Montella ha ammonito subito tutti: «Troppa euforia fa male». Il Chievo, attualmente, ha il problema opposto.
Matteo Sorio - Corriere Veneto
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