Mezze parole no, sono proprio intere quelle che Montella ha scandito una volta e poi due, tre, quattro, addirittura cinque nello spazio di pochi giorni. Ripetizione con sfumature diverse dello stesso concetto: bisogna fare un salto di qualità. Inclinazione si suppone condivisa con la società, che però non è intervenuta pubblicamente sul tema posto da Montella come «necessario» per continuare un rapporto che — pure — è certificato da un contratto fino al 2017 (clausola liberatoria di 6 milioni esclusa): da qui pensieri e titoloni, soprattutto in ottica Juve e Milan, perché in girò c’è un po’ di subbuglio nella categoria degli allenatori e il giovane Montella è un tipo che piace.
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Chiarezza su Montella: la società deve parlare
Mezze parole no, sono proprio intere quelle che Montella ha scandito una volta e poi due, tre, quattro, addirittura cinque nello spazio di pochi giorni. Ripetizione con sfumature diverse dello …
Anche alla Fiorentina, che infatti era convinta di essersi chiarita con il tecnico dopo la prima richiesta pubblica di rinforzi.
ALL’ESTERNO però l’impressione che si ricava è ancora tutta da definire e l’insistenza di Montella suggerisce interpretazioni opposte: c’è differenza di vedute o l’allenatore, semplicemente, ha risposto in modi diversi alla stessa domanda che gli è stata posta in sedi separate? Bisogna ancora mettersi d’accordo sui modi, sui tempi e sulla consistenza dello sforzo economico per rendere questa squadra ancora più forte? (...)
Ci vuole chiarezza. La società sta evidentemente pensando al modo migliore per intervenire sul tema — sui tanti temi — che affollano i paraggi viola. Del resto il passato insegna che nessuna posizione è stata affrettata nei momenti di fibrillazione, versa o falsa, intorno alla Fiorentina (...).
Angelo Giorgetti - La Nazione
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