L’Inter è una bestia nera, a volte soltanto una bestia. Alla nuova Fiorentina non ne è andata una dritta, più o meno come accadeva alla vecchia Fiorentina e come succede ormai da troppo tempo a San Siro. I viola sono meno lucidi e meno squadra del solito, un rigore ingenuo taglia le gambe, un’espulsione ferma l’idea di una rimonta possibile: vari incidenti di percorso rabbuiano una notte che regala comunque due certezze. Ormai è chiaro: senza una punta vera tutto è più difficile e certe partite non le vinci neanche se giochi una settimana a fila. Quello che sembrava un problema superabile con Jovetic, con il gioco e gli inserimenti dei centrocampisti, sta diventando un problema e basta. Anzi, un grosso problema. E qui Montella (in attesa di gennaio) dovrà essere bravo a studiare alternative nei movimenti, nell’assetto tattico e forse negli uomini.
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Certe partite non si vincono senza una punta vera
L’Inter è una bestia nera, a volte soltanto una bestia. Alla nuova Fiorentina non ne è andata una dritta, più o meno come accadeva alla vecchia Fiorentina e come succede …
Ma è altrettanto chiaro che anche dalla sconfitta con l’Inter arrivino dei segnali molto confortanti, soprattutto la conferma che la Fiorentina ha una personalità importante contro qualsiasi avversario e su tutti i campi. Anche quelli più difficili. L’assetto è migliorabile, ma la capacità di far gioco è una piattaforma sulla quale continuare a costruire. Sconfitta agrodolce con l’Inter dopo due pareggi dolci, ma anche agri, come quelli con Juve e Parma dove la vittoria è sfuggita per un palo. Questa è la Fiorentina di oggi. Spesso fa tantissimo e fa sognare, ma raccoglie meno di quel che merita. Altre volte subisce, ma comunque sa reagire. Del resto sarebbe illogico aspettarsi da una squadra appena nata un rendimento costante. Ad esempio, con l’Inter il calo di alcuni interpreti fondamentali come Valero e Gonzalo è una logica conseguenza del loro diritto all’ambientamento nel nostro campionato. La sconfitta con l’Inter, squadra più esperta, tecnicamente più forte, più scafata, va archiviata con serenità, come una piccola crisi di crescenza o (se preferite) un normale incidente di percorso da mettere in preventivo. La Fiorentina ha comunque dato lezione di gioco alla Juve, giocato quasi alla pari col Napoli, faccia a faccia con l’Inter, ha battuto l’Udinese, tutte le squadre più forti degli ultimi anni. Anche il calendario racconta che il lavoro di Montella ha passato test importanti e questa squadra ha molti margini di miglioramento.
Enzo Bucchioni - QS
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