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Ecco uno stralcio dei pensieri del giornalista Stefano Cecchi sulle colonne de La Nazione:
La Nazione
Ecco uno stralcio dei pensieri del giornalista Stefano Cecchi sulle colonne de La Nazione:
"E’ stata la soluzione più giusta ma adesso va sostenuta da tutti. Sì, mollare Vincenzo Italiano al suo destino e ripartire da capo con un nuovo progetto tecnico, sarebbe stata davvero l’inizio di una traversata in un deserto di incognite. Ha dato un’identità forte a una formazione che arrivava da anni di balbettii e accrocchi tecnici. Certo, il suo è un calcio che non naviga nel mare della tranquillità. L’onda anomala è sempre dietro l’angolo. Ma proprio questa idea di accettare le tempeste del pallone senza ombrello, ovvero di giocare con la difesa alta accettando l’uno contro uno è anche la chiave tattica che ha consentito alla squadra di giocare corta e intensa, nascondendo e neutralizzando alcune carenze tecniche della rosa. Per questo, si ha come l’impressione che Italiano, inviso ancora oggi a parte del mondo viola, più che pagare questo, paghi altro. Paghi un carattere che non è un inno all’empatia. Paghi alcuni atteggiamenti al limite della presunzione (sic). Paghi, soprattutto, l’usura del tempo, che nel calcio corrode come in nessun altro luogo". Però pare che abbia ricevuto le garanzie richieste e sia uscito dalla famosa riunione carico a molla per la prossima stagione. "Per questo, se al primo gol preso col Frosinone con la difesa alta, ripartissero le critiche feroci oltre il limite e la contestazione, sarebbe un farsi del male in proprio. Italiano è la soluzione giusta, adesso va sostenuto da tutti".
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