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Catania, l’ultima spiaggia

Ultimo, ma non ultimo. La contraddizione è solo apparente: il Catania, avversario di oggi al Massimino, non va sottovalutato. Con appena tredici punti chiude la classifica della serie A, a …

Redazione VN

Ultimo, ma non ultimo. La contraddizione è solo apparente: il Catania, avversario di oggi al Massimino, non va sottovalutato. Con appena tredici punti chiude la classifica della serie A, a pari merito con il Livorno, ma non c'è squadra, più di quella siciliana, capace di trasformarsi in casa rispetto alle esibizioni in trasferta. Fuori ha sempre perso, dentro il suo stadio invece ha chinato la testa soltanto due volte, contro le milanesi, prima l'Inter e poi il Milan, vincendo in tre occasioni, ma soprattutto mostrando una difesa di ferro. (...)

Non si può dire che il presidente Pulvirenti sia un tipo lungimirante. Ha allontanato in fretta e senza troppo pensare l'allenatore dei record, colui che nella scorsa stagione aveva appannato il ricordo di Montella. Ora lo hanno richiamato in tutta fretta, così come il regista Francesco Lodi, tornato a gennaio dopo essere stato ceduto in estate al Genoa.

Lodi oggi sarà squalificato insieme all'esterno Peruzzi, Maran però sarà regolarmente in panchina. Un pericolo in più. Perché è stata la squadra a rivolere la vecchia guida ed è facile intuire che giocherà per lui tirando fuori il massimo. Inoltre, se è vero che il Catania versione casalinga vanta l'attacco più anemico della A, è altrettanto vero che per un lungo periodo ha dovuto fare a meno di Bergessio, il centravanti titolare. (...)

L'impressione, alla fine del girone d'andata, è che siano solo cinque le squadre a lottare per la salvezza e, di conseguenza, soltanto due riusciranno a centrare la missione. Maran però è ottimista. Con lui il Catania l'anno scorso volava e ora che è tornato Lodi la squadra è, ad eccezione del Papu Gomez, la stessa della lunga e felice cavalcata. «Sento la responsabilità di dover tirare fuori questo gruppo dai guai. Per farlo serve una scossa». Servirebbe battere una squadra di prestigio come la Fiorentina e combinare un brutto scherzo a Montella. Maran ci prova, rilanciando Bellusci nel cuore della difesa accanto al collaudato Spolli, sistemando l'argentino Rinaudo in mezzo al campo al posto dello squalificato Lodi, sfruttando le serpentine di Barrientos e la buona condizione di Bergessio. Unico dubbio nel tridente d'attacco: Castro o Keko?

Corriere Fiorentino