Sul Corriere Fiorentino troviamo le parole di uno dei più importanti giuristi italiani, Paolo Caretti, docente di Diritto Costituzionale all'Università di Firenze. Si parla ovviamente di Cuadrado: “Da giurista non posso negare che sia uno degli errori più clamorosi a cui abbia mai assistito da quando seguo il calcio, e cioè da sempre. La giustizia sportiva limita ad alcuni tesserati – come ad esempio gli arbitri – di rilasciare dichiarazioni, in deroga dunque alla libertà di espressione, un aspetto del tutto incostituzionale. C'è una regola precisa alla quale nel caso di Cuadrado si fa riferimento e che è stata quella che ha reso inaccettabile il ricorso: la prova televisiva può essere utilizzata solo per punire la condotta violenta o il comportamento antisportivo. Fatto salvo lo scambio di persona, è uno strumento che sanziona, non che scagiona ed è questo che andrebbe rivisto. Non ha senso che funzioni solo a danno del calciatore, per penalizzarlo: se è uno strumento utilizzato per accertare quanto accaduto che magari è sfuggito all'arbitro, se ne faccia anche un uso favorevole al calciatore”.
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Caretti: “Cuadrado? Uno degli errori più clamorosi…”
Il noto giurista italiano sulle pagine del Corriere Fiorentino
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