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Campriani e Benelli su Jo-Jo: “Meglio l’estero”

I pareri dei due tifosi viola

Redazione VN

Sono passati la bellezza di 23 anni da quell’estate del 1990 in cui i tifosi viola scesero in piazza per protestare contro la cessione alla Juventus di Roberto Baggio. E se da un lato oggi nessuno si sogna più di ritrovarsi in mezzo ai tafferugli, di certo non è cambiato il rapporto con la “Vecchia Signora”. Ecco perché sulla vicenda Jovetic, per una volta, tutti i tifosi sono d’accordo: meglio che se ne vada all’estero. E se proprio dovesse vestire la maglia bianconera che almeno le casse della Fiorentina si riempiano di moneta contante. Un’idea condivisa anche da coloro che portano il colore viola in settori sportivi diversi dal calcio.

Andrea Benelli, campione olimpico nel tiro al volo, scelse l’esultanza di Batistuta per festeggiare la medaglia d’oro ad Atene nel 2004. «Non mi piace affatto che Jovetic finisca alla Juventus – il suo punto di vista - il cuore dovrebbe dirgli di scegliere diversamente, ma nel calcio contano altri fattori. Basterebbe rivedere il girone di ritorno del Milan per rendersi conto che è ormai uno sport diverso da tutti gli altri. E’ vero che oggi sono gli investimenti a fare la differenza, ma cedere JoJo alla Juve significherebbe anche rinforzare una concorrente. Vedo che i Della Valle non sono poi così entusiasti dell’idea, quindi mi auguro che alla fine possa finire all’estero. Di certo dovrà essere pagato bene. E non tiriamo in ballo Baggio. Quella fu una ferita sanguinante, un grande giocatore che se ne andava come Batistuta e Rui Costa. Con loro c’era un feeling diverso.

Jovetic ha grandi potenzialità, ma deve dimostrare ancora molto». Più morbido Nicolò Campriani, campione a Londra 2012 nel tiro a segno, e di recente ospite al “Franchi”: «Fino a oggi era un idolo, non può diventare il peggiore dei nemici. Dispiace che finisca alla Juve, ma sono scelte che fanno parte di una carriera. Chiaramente preferirei andasse all’estero, ma non sarei tra quelli che lo fischierebbero. Piuttosto dico di pensare a Giuseppe Rossi, sono molto curioso di vederlo all’opera. E’ il modo migliore per non pensare troppo a JoJo e al finale di stagione. A dieci minuti dalla fine di Siena-Milan credevo sul serio alla Champions».

La Nazione