Il calcio champagne? No, il calcio camomilla. La Fiorentina non sa più vincere, gioca camminando, come si ispirasse a Tino Costa, provoca sbadigli, procede lentamente, si lascia cullare dall’onda del fu tiki-taka ridotto a un innocuo calcio da passeggio e scivola in classifica, senza altra ambizione se non quella di partecipare alla sciagurata Europa League, magari dal primo turno di qualificazione, in piena estate, tanto per aggravare la situazione. (...)
stampa
Calcio champagne? No, calcio camomilla. C’è il rischio smobilitazione
Vi proponiamo alcuni passaggi dell'articolo di Sandro Picchi sul Corriere Fiorentino
Il pareggio contro la Sampdoria del ben accolto Montella è il classico risultato inutile che sa di occasione mancata (blucerchiati in dieci dal 27’ della ripresa), ma anche di beffa evitata (la prodezza di Tata su Quagliarella) e che non fa classifica. L’unico a tirare in porta, prima dell’apparizione di Zarate che tira anche quando non dovrebbe, è stato Ilicic, il migliore dei viola. Ma neanche con l’uomo in più, la Fiorentina ha trovato lo spunto vincente. Il rischio più grosso ora è quello della smobilitazione: squadra senza più ambizioni, giocatori appannati, allenatore smarrito e forse mentalmente in viaggio verso altri lidi, società che assiste senza intervenire. Una scossa ci vuole, anche per una questione di dignità.
È vero che la Fiorentina, per risorse e bacini d’utenza, «fa anche troppo», ma abolire sogni e speranze non è piacevole. Anche perché se il Leicester è primo e il Crotone sale in A anche i sogni a volte si avverano.
© RIPRODUZIONE RISERVATA