Diceva Baudelaire che «l’irregolarità, ossia l’imprevisto, la sorpresa, lo stupore sono una parte essenziale e la caratteristica della bellezza». E forse è così anche nel calcio se una squadra di ragazzini è capace di tanto stupore. Come se dietro quei sei gol segnati al Chievo ci fosse l’irregolarità di un progetto bello e affascinante. Già, la Fiorentina è diventata di colpo qualcosa di cui parlare. Un modello. Un’idea. Un ricordo, quello di Davide Astori. (...) Oggi il progetto ha contorni più definiti rispetto ad un anno fa. Dopo aver venduto tutto il vendibile lo scorso anno, nell’ultimo mercato la Fiorentina si è ridata un’identità. Dalla squadra parecchio improvvisata del Pioli primo, a quella più concreta e divertente del Pioli secondo. Con una rosa finalmente più omogenea, con giovani interessanti e con qualche prospettiva per il futuro. Anche se non a breve termine. Ma poi una domenica sera infili sei gol al povero Chievo e ti accorgi che il tempo non conta.
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Nella vecchia Serie A la Fiorentina si ribella. Solo una squadra più giovane in Europa
Rosa più omogenea e squadra più concreta e divertente rispetto ad un anno fa: sei reti in una gara non arrivavano dai tempi di Batistuta
Era dai tempi di Batistuta e Baiano che la Fiorentina non faceva così tanti gol in una partita di campionato. (...) Questa è un’altra storia, che però inizia a intrigare la città. Che fischia chi fischia i Della Valle, marcando una spaccatura che non si riesce a sanare. Però un cambiamento c’è stato, e c’è un dato che lo spiega meglio di ogni altro: 20mila abbonamenti (ma la campagna è ancora aperta), tremila in più della passata stagione. Un aumento significativo. L’ultima volta che gli abbonamenti hanno avuto una crescita così importante è stato nel 2013, quando fu acquistato Gomez. Invece oggi Firenze si eccita nel ricordo della Fiorentina yé- yé, che proprio cinquanta anni fa ( era la stagione 1968- 69) vinse il suo secondo scudetto, e corre dietro alla squadra più giovane della Serie A. Domenica sera l’età media dei titolari era di 23,45 anni. Con le sostituzioni è salita a 23,6. I più vecchi Pezzella e Vitor Hugo, 27 anni. E poi i marcatori, cinque giocatori in gol, età media 21,4 anni. In Europa solo il Lille, nella gara contro il Rennes, aveva una squadra più giovane di quella viola, 23,3 l’età media. (...)
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