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Busacca avverte: “La Var non è infallibile”

Anche in Confederation Cup sono rimasti alcuni dubbi. Ecco la procedura, al via anche nella prossima Serie A

Redazione VN

«Si poteva fare meglio sull’episodio del possibile rigore per il Cile, ma è normale: con la Var siamo in una fase di sperimentazione. Ci sono dei punti fermi, dove il ricorso della tecnologia ha già portato un contributo decisivo. E mi riferisco ai fuorigioco, agli scambi di persona, ai gesti violenti. Ma se c’è una interpretazione, come sui falli in area, allora resterà possibile una linea grigia. Nessuno ha mai annunciato che la Var avrebbe risolto ogni problema arbitrale. È impossibile, non accadrà. Ma si può migliorare, questo sì». Massimo Busacca, designatore Fifa, non ha certo perso il sonno per il contatto tra Francisco Silva e Fonte. Un episodio giudicato non punibile dall’arbitro Faghani (ben posizionato) e poi passato al vaglio della Var. È rimasta la scelta presa in diretta. E qualcuno ha storto il naso: «Ma come? Dal replay sembra proprio rigore». Il «sembra» può fare la differenza. Chi è davanti al monitor rivede sempre le azioni decisive di una partita e può in autonomia far presente al collega in campo il possibile errore. Quando è evidente, di solito, l’arbitro esegue fidandosi. Se invece ci sono dei margini d’interpretazione, allora arriva il suggerimento di rivedere il contatto. Questo è mancato ieri. Busacca lo valuta come un piccolo passaggio a vuoto, provocato dalla inesperienza.

(...) L’Italia è già molto avanti grazie al lavoro svolto quest’anno da Roberto Rosetti (responsabile del progetto per la Lega) e subito recepito dal gruppo della Can A, fischietti di qualità elevata e nel complesso di gran lunga superiori ai colleghi europei (distanza siderale con gli altri continenti). Ecco perché la Var «aperta» nella prossima Serie A sarà un enorme aiuto per la Fifa in vista del Mondiale 2018, dove sarà usata la tecnologia.

Gazzetta dello Sport