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Corriere dello Sport
Appuntamento con la storia, al cospetto del colore più inviso di tutti. Guai a parlare del viola in casa Rapid, c’è il rischio di provocare reazioni urticanti visto che la tonalità con cui scenderà in campo la Fiorentina nei playoff di Conference è anche la stessa dell’Austria Vienna. «Non penso che questo dettaglio ci darà ulteriori stimoli rispetto a quelli che già abbiamo. Ma sì, devo ammettere che il colore viola non ci piace proprio. Soprattutto non piace ai nostri tifosi» confessa Guido Burgstaller al Corriere dello Sport, capitano, bomber e leader morale del Rapid Vienna, capace lo scorso anno di chiudere la stagione a quota 25 gol. «Per noi i due match coi viola rappresenteranno il momento clou della stagione. Non capita spesso per una realtà come la nostra di sfidare una finalista di un torneo Uefa. In squadra non vediamo l’ora che si giochi: siamo già carichi. Non voglio nemmeno ripensare a come andò l’eliminazione contro il Vaduz. L’unica cosa che posso dire è che non sempre nel calcio vince il più forte. Il Rapid, oggi, ha tutte le possibilità di passare il turno contro la Fiorentina. Il nostro allenatore ci ha preparato bene in vista della gara di domani. Abbiamo studiato in particolare la vittoria dei viola a Genova: in quel match si è visto in modo chiaro non solo che affronteremo una squadra di qualità ma soprattutto in salute sotto l’aspetto fisico».
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