Puntualissimo, perché ai ritardi è quasi allergico: Fabio Borini aveva lasciato la Roma a Milano, 21 giorni fa, con una prognosi di 3 settimane e oggi, senza sgarrare di un solo giorno sulla tabella di marcia, è pronto a riprendersi un posto tra i convocati di Luis Enrique, dopo essersi messo alle spalle una lesione muscolare al bicipite femorale e una fastidiosa influenza che ne ha frenato il rientro. Una piccola resurrezione, dopo l'altra ad inizio 2012 (aveva saltato gli ultimi due mesi del 2011 per una lesione al flessore), e coincisa poi con l'esplosione del suo talento. Soprattutto, della sua vena prolifica: in questa stagione ha già colpito 10 volte, una sola in meno di Osvaldo: 9 gol in campionato e uno in coppa Italia, realizzato proprio contro la Fiorentina all'Olimpico. Stesso campo, stesso avversario che ritroverà domani sera: anche quella volta era al rientro dopo l'infortunio, un'ora in panchina, poi l'ingresso in campo e 13 minuti dopo il gol, il primo sotto la curva Sud. Stavolta, per convincere Luis Enrique a sceglierlo dal primo minuto ha sfruttato al massimo l'occasione della partitella di ieri a Trigoria: cinque reti, di cui una molto bella. Unico modo con l'esigente Luis per sfidare Bojan e Lamela per una maglia al fianco della coppia Totti e Osvaldo. Basteranno?
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Borini rientra e chiede spazio, sfida a Bojan e Lamela
Puntualissimo, perché ai ritardi è quasi allergico: Fabio Borini aveva lasciato la Roma a Milano, 21 giorni fa, con una prognosi di 3 settimane e oggi, senza sgarrare di un …
La Repubblica (Ed. Roma)
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