"Per ora siamo 17 a 11 per Higuain, che fra gli attaccanti non è l’ultimo degli scarsi e qualche euruccio è stato pagato dalla Juve per fare il centravanti, ma nel conto dei gol stagionali - scrive La Nazione - Bernardeschi ha dalla sua una qualità in più: ha cominciato a segnare con regolarità solo dal 23 ottobre (Cagliari-Fiorentina), cioè la dodicesima partita. Facendo le debite proporzioni con il Pipita – altro ruolo, altra squadra intorno – anche il passo del numero 10 viola è di altissimo livello. Non è probabilmente un caso che i gol siano arrivati con regolarità quando la Fiorentina ha cambiato modulo, restituendo a Bernardeschi la possibilità di gestire con maggiore libertà le sue inclinazioni da attaccante.
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Bernardeschi insegue il Pipita
I gol sono arrivati quando è cambiato il modulo e il numero dieci ha avuto più libertà
"Affrancato dai compiti di copertura sulla fascia propri del 3-4-2-1, Bernardeschi ha preso confidenza con il tiro nello specchio della porta e soprattutto con i gol. E’ lui ora che fa la differenza, è lui che molti top club seguono cercando di fissare un prezzo, almeno virtuale, per innescare un attacco a giugno. Non ci sono clausole per trattenere Bernardeschi, ma la Fiorentina la scorsa estate ha rifiutato due offerte da 30 milioni arrivate da Juventus e Inter. Seconda spiegazione: non sono arrivati segnali di ’uscita’ da parte del giocatore e del suo manager e – questo è il pensiero di Corvino – le clausole vengono stabilite solo quando un giocatore fa sapere che vorrebbe cambiare aria.
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